Dal pianoro (m 1439) si raggiunge, prima attraverso una evidente carrareccia e successivamente attraverso sentiero ben segnalato (tacche bianche e rosse), il rifugio Zanotti (m 2144). Si supera il rifugio (fontana) e seguendo le tacche bianche e rosse, dopo un paio di guadi, si raggiunge un bivio: a destra il sentiero prosegue per la Punta Zanotti e per il laghi Laris, a sinistra si rimonta un pendio di sfasciumi e dopo numerosi tornanti si arriva al Passo di Rostagno (m 2536).
Fino a questo punto l’itinerario è tutto su strada sterrata o su sentiero ben tracciato ed evidente, da qui in avanti occorre seguire le tacche bianco-rosse, non sempre vicinissime, aiutandosi con qualche ometto presente. In caso di nebbia può diventare difficile mantenere la cresta.
Dal Passo di Rostagno si risale a sinistra un primo poggio, si scende a un colletto e si risalgono due balze per circa 70-80 metri di dislivello: questo tratto è stato attrezzato con una catena dal CAI di Fossano. La catena non è indispensabile ma – specie in alcuni passaggi – aiuta e dà sicurezza. Al termine di questo tratto si raggiunge la parte terminale (sfasciumi ed erba) della Testa della Costabella del Piz e si raggiunge la vetta (m 2760, ometto).
Si prosegue lungo la dorsale, evitando le creste che scendono verso il Vallone del Piz e mantenendosi sul lato soprastante il Vallone dell’Ischiator (al centro del quale è ben visibile il rifugio Migliorero), sino a raggiungere il monte Ciaval dalla cui cima ci si abbassa (sempre “lato Migliorero”) sino a raggiungere un evidente sentiero che si percorre (superando diversi costoni) fino alla Colletta Bernarda (m 2395).
Dalla colletta si imbocca un sentiero che scende abbastanza ripido sul versante di Pian della Regina, attraversando una conca e – successivamente – scendendo in un lariceto. Nei pressi di una baita ristrutturata il sentiero diventa una strada sterrata che – sempre abbastanza ripida – scende fino a Pian della Regina, dove si chiude l’anello.
- Bibliografia:
- Marcello Maggio, Anelli di Montagna, Primalpe, Cuneo 2009