Dal parcheggio scendere brevemente per il prato raggiungendo l’edificio di cemento dell’ente parco (segno giallo-rosso sul muro). proseguire dietro la casetta nella medesima direzione scendendo lievemente nel bosco (magnifica faggeta) seguendo le tacche giallo rosse, spesso screpolate ma intercalate a giusti intervalli. Raggiunto un piccolo stradale, attraversarlo risalendo e poi sbucando in un protone (circa 800m di sentiero, 15 minuti ca). Voltare a sx di 90° per raggiungere dopo 200m la poderale che parte dal ns. parcheggio. Girare a dx e seguirla in lieve discesa per circa 3 km, fino a sbucare sull’ameno pianoro dei prati Cerasolo: di fronte il crestone dei M. S. Rocco e Cava, a sx i Monti della Duchessa e i contrafforti del Morrone. Proseguendo per la medesima poderale, ora erbosa, si tralasciano due bivi sulla dx (2 casette dell’ente parto + un pannello a sx) e si comincia a risalire l’amplissimo crestone. Dopo un tornante acuto lo stradello si perde nel pendio erboso-sassoso (le tacche sempre più rare e sbiadite) che si risale a piacere per tracce di tracce fino alla sommità della piccola piramide erbosa della cresta, che si restringe alquanto. Proseguire per ampi protoni in leggero saliscendi fino a raggiungere la cime del M. S. Rocco 1880m. Proseguire per la cresta fino alla bifida sommità del M. Cava 200m, antichissimo e minuscolo circo glaciale a dx, lato N. Sono stati percorsi circa 4 km di cresta. Proseguire per essa (qualche scomodo spuntoncino) per ulteriori 1,5 km , superando 3 omettoni di pietre, al terzo dei quali si vira a dx per discendere sul laghetto che giace circa 150 m più in basso. Dal laghetto si prende un comodo sentiero che attraverso gli appartati pratoni sottostanti la cresta appena percorsa riconduce, dopo un divertente strappo ascendente, ai pianori erbosi sommitali posti tra il Monte Cava e il M. S. Rocco. Non resta che ripercorrere a ritroso il lungo itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGC Parco Sirente e Velino
- Bibliografia:
- Osti Guerrazzi i 2000 dell’Appennino it. 37