Da Grange dirigersi verso Crosatto dove transita il sentiero balcone nel quale ci si immette.
Si percorrerà ora questo sentiero che al termine consentirà di raggiungere gli estesi pendii pascolativi posti alla base delle cime che vanno dalla Rocca Patanua alla Punta Sbaron, addentrandosi sempre più nella valle dove scorre il torrente Gravio.
Lasciate le case di Crosatto, oltre un pilone votivo, un tratto in piano porta la traccia ad attraversare nel bosco superando modesti rii (cartelli MTB), raggiungendo così prima la fonte Noitolera, poi il rio discendente dal vallone della Punta Lunella e della Rocca del Prete. Rasentato per un tratto il torrente Gravio, si sale alle case di un alpeggio abbandonato (alpe Crudei) oltre il quale si guadagna facilmente, al termine di una ripida salita, la strada di servizio che termina all’alpeggio del Ghet, mt. 1551.
La strada si raggiunge nel punto in cui sorge un rudere privo di tetto.
Da qui si segue la strada sterrata. Subito attraversati i corposi rii che, di poco sotto, unendosi daranno vita al torrente Gravio, aggirati alcune dorsali e superati i ruderi di antichi alpeggi (Alpe Barauda, Alpe Gagnor e Alpe Vaccherezza) si raggiunge infine in punto segnalato in cui si può scendere alla conca dei martiri, località posta sotto le dirupate pareti di un esteso ammasso roccioso, dove il 20 aprile 1945, si consumò un eccidio in cui diversi partigiani persero la vita. In questo luogo è stato fatto un Sacrario con lapide a perpetuo ricordo e a “Monito a quanti osassero ancora parlare di odio e di guerra”.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.4 Bassa Valle Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli