Zinalrothorn Via Normale della Cresta SE dalla Rothornhütte

Zinalrothorn Via Normale della Cresta SE dalla Rothornhütte
La gita
old-bear
4 14/07/2019
Accesso stradale
Strada ok fino ai parcheggi di Tasch, poi in treno fino a Zermatt.

Saliti il sabato alla Rothornhutte, previsione meteo buona fino alla serata di domenica… quindi ci si prova… Il sentiero parte dal centro di Zermatt ed è impossibile sbagliare, l’itinerario fino al rifugio è ben segnalato e il sentiero è sempre molto evidente. Certo, le distanze sono notevoli, ma in tre orette e mezza ci siamo. Rifugio piuttosto spartano con spazi stretti un po’ dappertutto e, visto l’affollamento del weekend, ci si trova piuttosto “stipati” soprattutto nelle camerate, ma tutto sommato buon trattamento di mezza pensione. La bella sorpresa di incontrare il quasi compaesano Corrado, guida con cliente, con il quale il giorno dopo divideremo la salita ( e che ringraziamo per le dritte sul percorso) rende la gita ancora più piacevole. Sveglia alle 3, colazione quindi si parte a ridosso del rifugio direttamente con i ramponi ai piedi. Ghiacciaio coperto, non si vede un buco, buon rigelo per una progressione facile e veloce. Saliti al tratto superiore dal canale/camino di una ventina di metri su un breve muro verticale con buone prese, l’ancoraggio per una eventuale doppia di discesa è all’uscita. Un breve traverso su neve porta al tratto di misto/pietraia risalito il quale si prende il ghiacciaio nella parte alta che conduce a quota 3850 circa dove iniziano le difficoltà della salita. Da qui si attraversa la parete sud fino a prendere il canale Gabel da risalire tenendosi sulla sinistra con piacevole arrampicata su buona roccia (soste ogni 30 metri e spit dove servono) fino a giungere sulla forcella. Altro breve tratto di facile arrampicata e siamo sul traverso delle placche Biner ottimamente protetto da 4 spit all’uscita del quale si sale su roccia verglassata anche qui protetta da fittoni (ma fa un freddo polare) fino alla cresta sommitale pulita e con un bel sole. Da qui alla vetta la salita diventa più facile e l’unico punto un po’ ostico è facilitato da una corda fissa. Si arriva in vetta senza troppo affollamento, foto di rito e barretta energetica poi si comincia la discesa con qualche problema di incrocio con le numerose cordate in salita e gli inevitabili tempi di attesa per le doppie (molto utile avere almeno 60 metri di corda), ma si rientra al rifugio senza problemi. Breve sosta panino e strameritata birra quindi lungo rientro verso Zermatt.

Bellissima salita e altra magnifica montagna divisa come sempre con Monica e un arrivederci e ancora un ringraziamento a Corrado.

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