Zinalrothorn Via Normale della Cresta SE dalla Rothornhütte

Zinalrothorn Via Normale della Cresta SE dalla Rothornhütte
La gita
snowlover62
5 01/08/2018
Accesso stradale
nessun problema

Essendo la partenza intorno alle 4, frontali ben funzionanti obbligatorie. Dopo un 30-40 minuti c’è un camino con un passaggio spesso bagnato di III. Non banale, necessita di concentrazione e lo si supera. Dopo di che conviene ad oggi continuare senza ramponi (anche il camino è meglio senza!) fino ad un traverso dopo di che si tengono fino al superamento della stupenda ed estetica cresta non affilata e con ottima traccia e ben battuta. TErminata la cresta dove dovreste essere stati baciati dal sole ad est mollate ramponi , picca e frontale e cominciate la vera e propria arrampicata che è tutta ad ovest, in ombra al mattino presto. A vederla sembra una ciaplera delle nostre . In realtà è qualcosa di più di una ciaplera e, di tanto in tanto, è bene dare un’occhiata al percorso più facile.
Noi siamo arrivati a 4040 metri ovvero 180 metri sotto la massima elevazione per cui non abbiamo neppure toccato la famosa finestra GABEL: tuonava fortissimo ed il cielo si stava rapidamente annerendo. Parecchie altre cordate rinunciavano e noi pure…
Per cui….si spera che, tra un anno , quando avremo dimenticato la faticaccia del lungo avvicinamento oltre al viaggio di 4 ore da Torino, ci si riprovi….
L’operatore telefonico non lo so perché la SVIZZERA…telefonicamente non è Europa, quindi telefonino ben spento nello zaino , da attivare solo in caso di soccorso, però al Rifugio gli elvetici telefonavano senza problemi.
Utilissimi alcuni friends medi, vi aiuteranno se non siete super-ganzi del climbing, noi avevamo due corde da 40 , anche una da 60 è ottima.

Tessera CAI obbligatoria al rifugio, c’è la reciprocità. Grazie a RobyFull, sempre veloce, paziente, ottimo socio di queste faticacce…
Eccoci con l’amico RobFull a tentare questo 4221 delle Alpi Pennine sopra ZERMATT. Sconsiglio subito , data la notevole affluenza (e la modestia del Rifugietto ZINALROTHORNHUETTE) di andarci il sabato e la domenica. Noi optiamo per un Martedì 31 luglio su mercoledì 1 agosto, ovviamente dopo avere analizzato con scrupolo una ventina di siti meteo diversi….
Trattasi di PD+ che su alcune relazioni danno AD- . Fate vobis, ovvio che c’è misto, c’è arrampicata, c’è esposizione ma soprattutto c’è grande culo. Solo per raggiungere il rifugio a 3198 metri contate tre ore buone che si allungheranno se vi fermate negli stupendi bar/alberghetti intermedi (Edelweiss a 40 minuti da Zermatt, Hotel du Trift, altri 30 minuti) per una rinfrescante birra alla spina (5€ la piccola).
L’auto la si lascia a TASCH, poi c’è il trenino (8,40€) per Zermatt oltre a taxi di ogni tipo e genere, anche i cavalli se siete per gli avvicinamenti originali.
Chiaramente la SVIZZERA costa….come la Svizzera quindi se siete di Budget corto sappiate che la mezza pensione a 60 euro (erano 70 CHF ma ci hanno fatto il cambio corrente e corretto su al rifugio) è un ottimo prezzo, soprattutto considerato che il mangiare non era malissimo. Abbondante e decente. Una lattina di birra da 50 cl 7 euro, non è neanche poi tanto un furto. Camerate comunitarie con letti comodi seppur estremamente spartani. Non caricherò la traccia GPS per due motivi: il primo che non ce l’ho , il secondo che…proprio non serve. Fino al TRIFT HOTEL, pendenza a parte è un sentiero-mulattiera super-frequentato mentre da lì in poi il sentiero non lascia adito a dubbi.
Il sentiero che va al rifugio si stacca dal pieno centro di ZERMATT, cinque minuti di strada centrale dalla stazione, poi occhio ai cartellini sulla destra. NElle foto su flickr.com/photos/snowlover62/sets c’è la foto del bivio.
Colazione al rifugio ore 3,30 – statisticamente almeno il 50% dei commensali che vi tengono compagnia negli stipatissimi tavoli andranno allo Zinal. Per ci non sarete soli.
Si passa su, vicino al collettore dell’acqua e, ieri si mettevano i ramponi a dieci minuti dal rifugio.

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