Ziccher (Monte) da Alpe Blizz

Ziccher (Monte) da Alpe Blizz
La gita
larix66
2 02/01/2018
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
500
Equipaggiamento
Scialpinistica

Dopo la Cima di Malesco, il Trubbio da Craveggia e da Arvogno mancava lo Ziccher per completare le “classiche” dello scialpinismo invernale in Vigezzo. Gita intrapresa per la passione per questi luoghi più che per la sciabilità, ben conscio di ciò che mi aspettava. Partenza ritardata al mattino, con sole già alto e cielo abbastanza libero per apprezzare gli aspetti panoramici che ben conosco, ora esaltati dall’innevamento tanto atteso. L’itinerario, che Il bosco fitto nella parte mediana rende sempre meno adatto allo sci, è in genere trascurato dai locali col risultato che a volte la traccia non segue il percorso più logico, come notato anche durante la gita al Trubbio del 31.12. La traccia principale presente al momento segue il sentiero estivo verso la Bocchetta di S. Antonio, per fortuna senza inoltrarsi nel lungo traverso (sconsigliabile in inverno), alzandosi in corrispondenza del cartello che indica la cima. Seguo ancora per un breve tratto la traccia esistente fino a che si dirige alla cima con pendenze più adatte alle ciaspole; decido quindi di attraversare l’intero pendio verso l’abituale percorso invernale anche per saggiare la consistenza della neve, buona per la salita ma che non promette niente di buono per la discesa. Lascio gli sci alla sella sotto la cima e salgo lungo la cresta con un passaggio sulle prime roccette esposte che per lo scarso innevamento richiede una certa prudenza. La discesa comincia su neve crostosa, quasi mai portante, sull’ampio pendio sotto la cima. Più in basso, all’ombra dei grossi abeti, si trova ancora neve quasi polverosa che consente qualche curva decente; quindi il bosco si infittisce rendendo la discesa sempre più avventurosa su neve che cambia continuamente consistenza. Ritrovo la traccia resa compatta da diversi passaggi con le ciaspole e ne approfitto per un breve tratto per togliere gli sci vista l’impossibilità di curvare per la mancanza di spazio. Raggiungo quindi la parte alta dell’alpeggio di Pragrande da cui finalmente la sciabilità diviene accettabile fino alla strada e al parcheggio del Blitz.

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