Zerbion (Monte) da Promiod, traversata a Lignod

Zerbion (Monte) da Promiod, traversata a Lignod
La gita
pedrito
3 11/03/2007
Osservazioni
Visto valanghe a pera esistenti

Forse uno dei modi migliori e più interessanti per salire questa “classica” montagna. Mi è difficile dare una valutazione generale, perché si affrontano diversi tipi di terreno ed esposizioni. Azzarderei dalle *** alle **** stelle, alla fine ho messo *** ma con riserve per le condizioni non sicurissime… da promiod, non c’è neve fino al bivio sulla strada di (quota 1730 mt.), qua inizia la neve non c’è molta 20- 30 cm. scarsi ma è ben trasformata, pertanto si posso anche non calzare le racchette. Poi dalle baite Francou (2035 mt), conviene calzarle nel traverso del bosco fino alla spalla, ancora coperta da un bello strato di neve, “poca”, ma ben trasformata, fino al restringimento della cresta, la si percorre ancora un tratto con racchette (accumuli, ma crosta + o – portante), fino al tratto in cui si innalza. Qua conviene togliersi e mettere i ramponi fino in vetta.
Dalla vetta, la cresta e ricca di accumuli, ma data la delicatezza del terreno (cornici, placche) conviene tenere i ramponi o comunque. percorrerla a piedi con attenzione. Oggi la cresta è stata tracciata bene da un gruppo di ragazzi che veniva su dalla Val d’Ayas, tuttavia debbo ammettere che le condizioni erano abbastanza al limite della sicurezza oggettiva (notevoli accumuli, vento…), noi ne abbiamo comunque approfittato, (ringrazio i ragazzi!), scendendo la cresta con l’intenzione iniziale di fare un giro ad anello. Tirava molto vento è probabile che la traccia, pur molto profonda, sia già stata cancellata. Un po’ di attenzione nell’aggirare l’antecima (tenersi fedelmente intorno al roccone) e da qua fino al colle Portola nessun problema. Alcuni di noi sono tornati a Promiod per la strada del col di Biere (mi hanno segnalato quasi priva di neve). Noi siamo scesi in Val d’Ayas: il canalino e bello carico di neve (farina), ma sembra aver tenuto bene (presenza di fondo), il pericolo maggiore sono gli spezzoni di cornice-“meringa”, che ti sovrastano sulla testa: da sotto sembrano piccoli, ma lascio a voi ogni interpretazione…, traverso un po’ carico (80 cm. circa) dove batte il sole c’erano resti di slavina puntiforme… Quando noi siamo scesi faceva freddo e il vento si era placato, ma sicuramente in mattinata è venuto giù qualcosa…, dal traverso in giù farina, che formava già una crosticina più o meno portante. Arrivati a Barmasc da lì in giù non c’è più neve, e tra l’altro non abbiamo trovato il sentiero n. 1a pertanto abbiamo tagliato in direzione Lignod in mezzo alla boschina e i rovi…, per amanti del genere…!
Con le previsioni dei prossimi giorni, le condizioni di sicurezza non possono che migliorare, pertanto, non posso, che consigliarla, soprattutto la traversata e la discesa in Val d’Ayas molto bella.
Tempo: meno bello del previsto vento freddo nuvole minacciose sulla Valle d’Aosta sud-orientale, ma prevalentemente sole, nel pomeriggio è calato il vento e si è rasserenato.

Un grazie al socio “Fabio”, che mi ha seguito in tutta la traversata ed a Roby&Adriana e MarcoZ e Karko, che sono venuti a raccoglierci in Val d’Ayas. Grassie!!

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