Zeda (Monte) da Scareno, anello

Zeda (Monte) da Scareno, anello
La gita
andrea81
4 18/11/2017
Accesso stradale
pochi parcheggi a Scareno

Itinerario lungo, che inizia subito da Scareno con una perdita di quota di 80 con tratti in piano fino al Ponte del Dragone (torrrente con pozze e cascate meravigliose); da qui inizia la salita vera e propria, tratto boscoso e molto foglioso fino a Piaggia, poi terreno via via più aperto e panoramico. Sentiero molto ben tenuto e bivi con ottima segnaletica, ho evitato di passare dal Passo Folungo tagliando un po’ prima per raggiungere un ricovero malandato, in corrispondenza della strada Cadorna. Seguita per il lungo traverso, poi quando iniziano i lunghi tornanti ho seguito un ripidissimo pratone e poi ho intercettato un sentiero che mi ha portato al Bivacco Pian Vadà. Ancora tratto di strada, ora in parte innevata, fino al colletto sotto la cresta Est del Monte Zeda, attualmente in parte innevata in parte asciutta e in parte con chiazze ghiacciate; si sale comunque con facilità senza utilizzare nulla (eventualmente un paio di ramponcini al seguito), neve molto battuta da passaggi dei giorni precedenti. Cima stupenda nonostante la quota bassa, e panorama eccezionale
Discesa come da percorso di salita fino a Pian Vadà (l’idea iniziale di traversare al Pizzo Marona è tramontata per la neve che avrebbe reso insidioso il tratto con catene), da dove ho seguito la dorsale sud in direzione di Piaggia, per evitare il lungo rientro su strada. Questa dorsale inizialmente agevole presenta poi un ripidissimo pendio di erba olina e paglia, davvero difficile non scivolare. Raggiunto un pianoro si identifica una flebile traccia, che mi ha ingannato perchè pensavo via via migliorasse, invece dopo un tratto comodo, si ricomincia a scendere ripidamente non più per erba olina ma per una giungla di arbusti e di felci schiacciate, insomma una sorta di percorso avventura con qualche rovo proprio prima di Piaggia. In ogni caso ho risparmiato parecchio tempo e spostamento. Da Piaggia a Scareno per il sentiero dell’andata, con la dolce ma lunga risalita nel tratto conclusivo.

Bellissima gita e bellissimo posto, colori autunnali nel pieno splendore, un po’ di neve oltre i 1500 m che non ha dato particolarmente fastidio. Sole caldo e assenza di vento. Stranamente non ho incontrato anima viva per tutto il giorno, a parte alcuni volontari che gestiscono il bellissimo bivacco Pian Vadà (generalmente chiuso, occorre chiedere le chiavi). Non consiglierei invece la variante in discesa, a meno di essere amanti del ravaning come me.

Link copiato