Il nevaio per raggiungere l’attacco è marmoreo, quindi sono necessari i ramponi. La via attacca a destra della macchia bianca (si vede bene la prima sosta, con spezzone di corda bianca). Poco sopra, un altro cordino bianco (spit) su comodo terrazzo dove cambiarsi e lasciare scarponi, pesi ecc.
La via acquista bellezza soprattutto nella parte superiore. Abbiamo portato una serie di friend fino al 2 e nut piccoli. La roccia ricorda un po’ l’Aiguille Croux, non sempre offre occasioni per proteggere. Le soste sono ottimamente attrezzate (grazie a Francesco Civra Dano) e le numerose doppie filano via veloci.
Su alcuni tiri, abbiamo riscontrato qualche disomogeneità nelle valutazioni delle difficoltà (qualche tiro è più morbido di quanto dichiarato, altri viceversa…).