Abbiamo optato come soluzione logistica quella di parcheggiare a Sierre (zona stazione, tutto a pagamento) e salire a Zinal con la corriera (un cambio).
Al ritorno abbiamo preso il treno a Randa (un cambio) e siamo rientrati comodamente a Sierre.
Il primo giorno siamo saliti poco oltre la Cabane de Tracuit pernottando in una delle comode piazzole sparse qua e la prima del ghiacciaio.
La salita al Bishorn non presenta alcuna difficoltà, c’è una larga e battuta traccia, nessun crepaccio e il poco ghiaccio che si incontra si supera tranquillamente.
La prima parte di cresta è composta da neve e misto facile, si cammina quasi sempre.
La sezione intermedia è molto continua, diversi passaggi in disarrampicata non banali e alcune brevi doppie.
I tiri chiave del Gran Gendarme sono decisamente fisici, su roccia eccellente (spit di sosta e di progressione, alcuni vecchi chiodi, possibilità di integrare molto bene).
L’ultima parte è prettamente nevosa, a tratti molto verticale, noi l’abbiamo trovata ottimamente tracciata.
Discesa veramente lunga e mai banale, la sezione iniziale nevosa è quella a cui prestare maggior attenzione, nel tratto roccioso ci sono alcune doppie possibili e non si lascia praticamente mai il filo fino a quando non si incontra il costolone di sfasciumi del Frustuckplaz che si scende seguendo i numerosi ometti.
Noi abbiamo fatto un secondo bivacco in una piazzola trovata poco a monte dell’inizio del ghiacciaio e siamo scesi in mattinata a Randa.
Avevamo una corda da 60 m, una serie di friend dallo 0,2 all’1, una manciata di fettucce e rinvii.
Esclusi i tiri sul Gran Gendarme, abbiamo sempre tenuto i ramponi, pensavamo di trovare ghiaccio e abbiamo consumato inutilmente quelli buoni, consiglio ad oggi un paio di ramponi da battaglia.
Alcune cordate sulla via fatta così come sulla normale, visti segni recenti di passaggio sulla Schaligrat.
Ambiente davvero bellissimo circondati da capolavori della natura.
Per me 50esimo quattromila portato a casa, ma la strada è ancora molto lunga!
Con la forte e brava Stefania.