- Accesso stradale
- Non si può lasciare l’auto dopo il ponte alla partenza del sentiero. Occorre metterla nel parcheggio della stazione.
Condizioni ancora ottime sul Weisshorn.
Parte iniziale dopo il ghiacciaio veramente di difficile interpretazione per trovare il percorso al buio in quel labirinto di pietre, sfasciumi, costole rocciose e salti di roccia. Essenziale andare a vedere il giorno prima più su possibile e restare sulla costola rocciosa come riferimento fino al fruhstuckplatz. Cresta rocciosa fatta tutta senza ramponi…qualche piccola chiazza di neve ma si fa benissimo solo con gli scarponi. Dalla fine della cresta rocciosa parte una breve cresta nevosa e abbiamo indossato i ramponi. Partenza del tratto nevoso subito “forte” con un tratto nevoso lungo una ventina di metri affilato a lama di coltello espostissimo su entrambi i versanti…qualche passo prevede di mettere un piede davanti all’altro e mantenere l’equilibrio…una sorta di slack line d’alta quota!
Dopodiché il pendio nevoso della pala finale del weisshorn parte ripido, è presente del ghiaccio ma stando sul filo di cresta di trova ancora neve morbida con ottime peste che permettono sempre un’ottima progressione (specie in discesa, vista l’esposizione praticamente costante del pendio che non permette errori). Sono presenti dei crepacci (di cui uno enorme) che si passano bene ma ai quali occorre prestare attenzione, specie in discesa.
Ultimi metri su massi accatastati fino alla croce di vetta.
Poca gente sul percorso, 3 cordate oltre a noi dalla Weisshornhutte (molto gentili e ottimo trattamento). 2 cordate dalla cresta nord.
Panorama dalla vetta veramente grandioso!
Giornata dal meteo spettacolare..
Una gita sognata da tutta la vita…non mi ha deluso. Un fantastico percorso di cresta con esposizione costante su quella che ritengo essere la più bella montagna delle Alpi.
Avventura condivisa con l’ottima guida Paolo Zanoli, scrupoloso e preparato…anche per lui prima volta sul weisshorn.