![Al lago di Vuert](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2015/06/06/vuert-lago-dida-usellieres-per-il-rifugio-bezzi_f11c.jpg)
![Ghiacciaio Plattes des Chamois dal Lago Vuert](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2015/06/06/vuert-lago-dida-usellieres-per-il-rifugio-bezzi_c5cd.jpg)
![Il percorso per il lago sul crinale visto dal Rifugio Bezzi](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2015/06/06/vuert-lago-dida-usellieres-per-il-rifugio-bezzi_cd52.jpg)
![Col Vaudet, Lago di Vuert e relativi percorsi di accesso visti dalla vetta del Truc Blanc (Luglio 2010)](https://www.gulliver.it/hub/wp-content/uploads/2015/06/06/vuert-lago-dida-usellieres-per-il-rifugio-bezzi_5cd5.jpg)
- Traccia GPX
- Lago Verde da Surrier
Di ritorno dal Col Vaudet, già un po’ fuso, decido di scendere per il Bezzi ma di salire anche al Lago Vuert, pensando che “ … tanto è solo lì”. All’anima! Ancora quasi un’ora di salita, il lago è proprio sulla sommità di un promontorio erboso, individuabile dal suo emissario che sbuca dalla conca.
Per salire non sono arrivato al bivio con lo stacco del sentiero 11A, ma ho raggiunto una traccia che ho percorso per un breve tratto (dovrebbe essere quella che porta alle Alpi di Teppe); quando questa è sparita sono salito a “trüc e branca” sul pendio, raggiungendo il crinale dove ho ritrovato il sentiero “ufficiale” che porta al lago. Arrivo quasi in coma ma spettacolo incredibile, proprio sotto il Ghiacciaio Plattes de Chamois in ambiente dove la wilderness è protagonista assoluta.
Oggi nessuno in giro, qualche auto (poche) al parcheggio a Surier, solo un branco di camosci ad attenderci al lago. Tante marmotte che fischiano, e per inibirne il richiamo Frank è finito al guinzaglio.
Come già detto, un grato pensiero alla moglie che mi ha recuperato a Uselliers.