- Accesso stradale
- Strada ancora chiusa per Pian del Re.
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Bagnata
- Neve (parte inferiore gita)
- Bagnata
- Quota neve m
- 2100
Gita impegnativa a causa dell’assenza quasi totale di rigelo, che ha reso faticoso tracciare sin dai primi nevai (incontrati a circa 2000 metri). Racchette indispensabili, senza si finiva dentro fino alle cosce; la nota positiva, per così dire, è che la copertura nevosa è praticamente ininterrotta fino in cima, quindi gli attrezzi si possono impiegare con continuità (salvo che per due o tre brevi tratti).
La parte migliore è stata dai 2450 metri al colle di Viso, dove la neve era abbastanza portante, mentre il pendio ripido dal colle ai 2950 metri era nuovamente sfondoso ed è stata una prova di resistenza mentale. In cima tra l’altro poco panorama causa nuvole, che però almeno hanno un po’ evitato che la neve peggiorasse troppo.
Rientro lungo la traccia di salita, che ha tenuto abbastanza.
Con queste condizioni ramponi inutili.
Se non scoppiasse l’estate in anticipo, con adeguato rigelo a maggio sarebbe ancora fattibile con soddisfazione, perché tutto sommato neve ce n’è ancora abbastanza.
Con Riccardo, alla sua prima salita al Viso Mozzo.
Visti solo 2 o 3 skialp in discesa dal colle di Viso, mentre eravamo sul pendio ripido, per il resto nessun altro umano lungo l’itinerario. Al Pian della Regina invece molti ciclisti (e motociclisti).