Viso di Vallanta Via Normale della Parete SE da Pian del Re

Viso di Vallanta Via Normale della Parete SE da Pian del Re
La gita
enzo51
4 24/10/2014

Ascensione gia’ di buon livello di quelle che scelgo di fare quando mi avventuro in solitaria senza vincoli di sorta, libero quindi di esprimermi al massimo delle capacita’. includo anche in questo caso tanta roccia al tanto camminare, per sentirla scorrere calda nelle mani al termine di quelle che gia’ di per se possono ritenersi delle super escursionistiche, ma che da sole non mi appagano a sufficienza, se nel bel mezzo non ci faccio stare anche della roccia. Partenza ore cinque. In due ore al Sella, raggiunto ancora con l’oscurita,’ altre cinque me ne occorreranno per avere ragione del “dado”, un conto in sospeso con lui ancora dal 2006, allora sfuggitomi di un soffio. Con la giornata spaziale di oggi, impossibile fallire una seconda volta e gia’ che c’ero col Monviso li’ quasi ha volerti dire dai “sali anche da me”, come non lasciarsi attrarre dall’idea di raggiungerlo. Solo che alla fine da sette le ore dalla partenza, son diventate nove e sono in fretta arrivate le due del pomeriggio, con la discesa ancora tutta da approntare, e poche ore di luce rimaste a disposizione (tra l’altro domani si cambia pure l’ora). Ma alla fine il calcolo era preciso, e non ho nemmeno avuto bisogno di tirare fuori la frontale quando riapprodato al pian del Re, sette di sera, malgrado l’avanzare dell’oscurita,’ si vedeva ancora discretamente. Essendo su una parete e’ logico pensare che scarichi della roba, autentici proiettili che ti sibilano a fianco, uno di questi me lo son visto rimbalzare sulla spalla, ma lo zaino col suo spallaccio attutendo il colpo, a parte un po’ di fifa, ha fatto si’ come se nulla fosse accaduto, come a dire in questi casi occorre anche avere fortuna..e per fortuna e’ andata ancora bene cosi’. Si dice alle volte il sacco, non solo un utile e insostituibile mezzo di sopravvivenza, ma anche un valido supporto in tutti quegli altri casi dove ci si viene a trovare in situazioni di pericolo, un sasso appunto una scivolata di schiena etc., qui’ lui interviene prodigiosamente da amico a salvarti la vita.

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