Salito questa bellissima via con Giovanni Gay che per la prima volta affronta queste difficoltà oltrapassando il suo attuale limite e risolvendo alcuni tratti alla “Tarzan” sulla corda. Ma scrivo principalmente per mettere ordine nell’astrusa ed improponibile nota per l’accesso, oltre a questa, anche per quella da Serremarchetto, proposta da qualcuno. L’accesso normale, logico, più breve (40min.), meno incasinato, più bello paesagisticamente, più comodo per il ritorno, ed altre amenità è quello da Rocceria (Gran Dubbione), in leggera discesa sul sentiero del Visch fino alla parete omonima che parte di fronte alla trattoria “7 ponti” per poi salire sul ripido sentiero attrezzato della Gleiza d’Barbet fino al colletto dove si scollina scendendo il canale con bolli rossi sul versante opposto sempre a destra della roccia, fino all’attacco più in basso di una corda fissa che agevola la discesa. Se non si scende oltre la fissa, non si attaccherà il primo salto, evitando i primi 4 tiri, i più impegnativi, facendo solo mezza via. Occorre, a mio avviso, rettificare l’accesso con questo per evitare treking nella giungla.