Non voglio dare stelle, perchè oggi la valutazione (alta) è legata a tutto il contesto in cui si è svolta la giornata e non solo alla parte di arrampicata.
Partiti con 4° dal sentiero dei Visch, arrivati alla parete omonima risaliti (segnavia bianchi e rossi) lungo il ripido sentiero della gleiza di barbet, fino al canale,evidente, dove una freccia e i bolli rossi ci conducono alla corda fissa, scesa la quale si taglia verso sinistra(faccia a valle)dove un ometto indica l’inizio del primo torrione. Clima tiepido al sole, scalata tranquilla roccia in generale buona, ma in alcuni punti tastare prima di tirare.
Difficoltà contenute e mitigate dalla chiodatura abbondante, ma a mio parere non sempre posizionata bene( vedi alcune soste ad altezza ginocchio)Il meteo si guasta un pò, venticello, nuvole, ambiente tranquillo,nessuno in giro.In cima scendiamo per qualche decina di metri fino ad incontrare il sentireo della Gleiza di Barbet, che seguiamo verso destra, spalle alla croce di vetta,risaliamo verso la cima del Visch e arriviamo alla borgata di Serre Moretto, dove sempre seguendo i segnavia bianchi e rossi,torniamo al’auto dove incontriamo i primi esseri umani della giornata.
Tappa d’obbligo all’osteria dei 7 ponti per chiudere questa Pasquetta lontano dalle folle e dal rumore…tutto questo non ha…stelle! Con Alda, assorti e meditativi.