Viridio (Monte) e Cima Viribianc da Chiappi per il Vallone Inciastar

Ottomilacentonovantacinque e ottomilacentoventisei piedi. Sveglia alle 5 con la luna piena che presto tramonterà. Più due alla partenza (alle 8) e neve che tiene bene in salita anche nei tratti soleggiati (dopo la prima orona di cammino in ombra). Meteo spaziale. Dal parcheggio (striminzito) scendere di pochi metri e portarsi a destra (ovest), già con le ciaspole calzate, individuando e passando il ponte (foto) sul Grana; si risalgono i ripidi pendii iniziali sino ad un primo pianoro (1900 m circa), cui segue un tratto più tecnico che si supera tenendo preferibilmente la destra. A circa 2200 m una bella conca, punteggiata sulla sinistra da grossi massi, precede l’accentuato pendio finale, al termine del quale si vede finalmente (foto) la prima delle nostre mete odierne, che raggiungiamo in mezzora. Panorama meritevole verso il cuneese. Spettacolare e di ampio respiro la larga cresta che, a cavallo tra le valli Grana e Stura, permette di raggiungere il Viribianc. Discesa fino al primo colletto e imbocchiamo il “diversamente pianeggiante” pendio Nord (foto) che ci riporta alla conca 2200 m.
Dai 1900 m in giù, la sin qui bella neve portante si polentizza e marmellatizza rapidamente sino all’auto….
Un saluto ai due ski-alp sul Viridio e agli altri due sul Viribianc.
Sosta obbligata al ritorno alla Boutega Ousitana di Campomolino per rifornimento di formaggi locali (Toma, Nostrale e l’immancabile Castelmagno).
Cinque orette l’intero anello, di cui poco più della metà per arrivare sul Viridio: un migliaio di metri di dsl, sviluppo di 8,4 km, classificabili BR.

Con la completa compagnia di Gian Mario e Antonio.