si parte un paio di tornanti sotto il serrù, poco oltre la pilocca. mattinata stupenda e limpida. forte rigelo notturno (ghiaccio sulla strada oltre i 2000 m) e vento fastidioso da nord-ovest. salito tagliando i tornanti fino al ponte q.2495 (invisibile sotto la neve..), poi preso il vallone dei tralicci fin sotto la costa di mentà, poi sempre per bel terreno fin sotto il pendio ovest della violetta. già dai 2300 una spolverata di farina. ho attaccato il pendio (coltelli indispensabili) e poi cambiato idea dirigendomi con un traverso fastidioso sulla cresta NO con l’intenzione di salirla poi a piedi.. ma giunto all’anticima ho visto che si raccordava col pendio, quindi con un altro traverso mi sono riportato sull’altra cresta, la SO, risalendo poi su terreno sempre sostenuto fino a 3 metri sotto la croce. aspettato 40 min che mollasse un po’ la neve nel tratto superiore, ma nulla.. cmq bella discesa del tratto iniziale su firn un po’ duro. poi bello il pendio, con 4-5 cm di polvere su fondo duro ma irregolare, un po’ delicato perchè sotto era davvero una lastra di marmo e le irregolarità del manto sottostante consigliano una discesa controllata e rilassata. perdere aderenza qui non è piacevole, il pendio è assai ripido, ed ormai alla frutta visto che affiorano molte roccette specie in basso e sotto la punta. poi terreno più rilassante, ma neve ondulata e che non aveva mollato quasi niente alle 11. sono andato a cercarmi i pendii ad est, trovando neve ottima. dai 2500 in giù però si salvi chi può.. la neve è davvero brutta, tutta a rigole e canali e gobbe profonde anche 25-30 cm..si deve scende con attenzione, cercando le zone più lisce (ma non sono molte), perchè se la neve non molla tanto come oggi non è divertente, ma oggi faceva davvero fresco in quota. un po’ una palla risalire all’alpe agnel ma si sa… qualche curva in più sul canale sotto il serrù dove la neve aveva mollato un po di più. sci ai piedi fino all’auto. gita agli sgoccioli se si vuole salire/scendere il pendio ovest. ancora buona invece la costa di mentà, basei ben innevata (salivano dal vallone di gavitè), vallone del carro innevato fin quasi al ponte (credo che la cima del carro si farà ancora per un bel po’ se non fa caldazze prolungate).