Pernottamento mediocre se non pessimo al Mantova, l’indomani usciamo dal rifugio alle 4.15 con grandi aspettative visto le previsioni meteo buone, ma ci troviamo di fronte a una debole nevicata. Dopo aver aspettato una mezz’oretta senza miglioramenti decidiamo di incamminarci. Ci leghiamo e ramponiamo ben sopra al rifugio seguendo anziché la traccia che porta al Gnifetti un altra ancora che passa più in alto e porta direttamente sotto la Vincent. Il Ghiacciaio in questa parte bassa non è messo cosi male come letto in altri commenti forse un pò troppo allarmisti. Le tracce presenti al momento sono tutte sicure, qualche crepo qua e là in fase di apertura ma nulla di che. Al contrario a quota 3900 circa di sono alcuni crepi enormi da aggirare è un ponte su cui passare, ma è ben solido. Comunque sia tra vento freddo e neve arriviamo sotto al Balmenhorn, la nostra metà era la Capanna, ma viste le condizioni meteo avverse decidiamo come quasi tutte le cordate (tutti stranieri con guida) per la più vicina Vincent, le condizioni oggi erano assolutamente invernali. Un palmo di neve fresca ci accompagna lungo il pendio che porta alla vetta, chiedendomi se non fossero state più utili le racchette da neve che non i ramponi…
Arrivati in vetta purtroppo troviamo nebbia, ma tanta soddisfazione di essere arrivati viste le condizioni. Sosta foto e discesa lungo la via di risalita osservando un debole rasserenamento verso Staffal. Con Rosa che ha tenuto duro fino alla fine collezionando un altro “4000”.