Noi abbiamo raggiunto Alagna tramite impianti da Gressoney, così da avere l’auto a Staffal, dove siamo scese.
L’accesso al bivacco è lungo e occorre guadare un paio di corsi d’acqua (uno ci ha obbligato ad attraversare scalze). Sentiero poco evidente in basso, ma poi vari bolli rosso/bianchi indicano la strada.
Il bivacco è accogliente e ben tenuto, con gas stoviglie e coperte. Ad oggi c’è neve in fusione dal tetto, che abbiamo raccolto in una bacinella per cucinare e fare acqua per il giorno dopo.
Partite dal bivacco poco dopo le 4.30…un po’ tardi e quindi perso la funivia di Indren (ultima alle 16.15). Il ghiacciaio è in buone condizioni e anche la terminale per ora si supera bene, ma col caldo fare veramente attenzione perchè a sud est scalda tantissimo!!
Sulla via poco da dire: serve un po’ di fiuto nella parte bassa per trovare il percorso migliore nella roccia poco solida, ma nella seconda metà tutto migliora, e le difficoltà aumentano. Pochissimo materiale in via, solo qualche sosta (anche con spit credo aggiunti di recente dalle guide di Alagna). Noi avevamo una decina di friend dallo 00 al 3 BD, e qualche cordino per fare le soste. No martello e chiodi. Scarpette da arrampicata comode.
Una sola picca è più che sufficiente, la cornice in uscita è poco verticale.
Una bellissima avventura in un versante che ancora non conoscevo, davvero selvaggio! Eravamo completamente da sole, sia alla Capanna che sulla parete, dove non vi è copertura telefonica fino in cima alla via!!
Grazie a Roberta che ha assecondato questa mia curiosità, la via ed il luogo ci hanno ampiamente ripagate della fatica del lungo avvicinamento!