- Accesso stradale
- Nessun problema di accesso, diversi parcheggi in più punti a Savoulx.
Partito da Savoulx, nulla di particolare da segnalare, nel tratto basso della mulattiera ci sono 3 punti in cui si trovano alberi sul tracciato ma si passano tutti senza problemi. Itinerario senza neve, quella che si vede verso la cima non si tocca, la cresta è pulita. Dopo le Grange La Roche si prosegue in falsopiano (sentiero 742) fino a imboccare la traccia che risale a sinistra e che porta a un trivio segnato da cartelli. Bisogna seguire l’indicazione “strada per Pramand” ma la traccia tende a perdersi, conviene non seguire i tracciolini più o meno visibili che restano più bassi e dirigersi direttamente verso lo sperone roccioso che si vede a nord, lo si può scavalcare o bypassarlo lato destro – breve traccia – per poi risalire facilmente in cresta su brevi prati. Una volta raggiunta la cresta boschiva si ritrova una traccia evidente fino alla strada. Da lì in poi tutto evidente e semplice fino in punta.
Sono sceso verso il Col Basset e risalito brevemente alla punticina della Rochers de L’Aigle dove ho composto un piccolo ometto sulle roccette di vetta. Neve al Col Basset e qualche nevaio facilmente attraversabile per la salita alla Rochers de l’Aigle. Discesa per la via di salita agganciando lo sterrato sotto il Col Basset oppure seguendo per intero lo sterrato fino a Savoulx.
Salita semplice, a tratti ben allenante perché piuttosto diretta. Pioggia per un’oretta che per fortuna mi ha dato tregua poco prima della vetta, poi pian piano da grigia copertura a solo velature con sprazzi di pallido sole.
Nessun escursionista sull’itinerario, solo motociclisti, fermatisi e tornati indietro prima del col Basset causa neve, e qualche ciclista.
Cresta verso lo Jafferau abbastanza pulita, strada invece non percorribile su ruote, motorizzate o meno, ancora tratti con molta neve.