Via Francigena Tappa PI6: da Pont Saint Martin a Ivrea

Via Francigena Tappa PI6: da Pont Saint Martin a Ivrea
La gita
passo-dopo-passo
5 28/03/2015

Istituto Comprensivo Ivrea II – Scuola Secondaria di I grado “G. Falcone”
Ci siamo trovati alla stazione di Ivrea, siamo partiti con il treno, con alcuni minuti di ritardo rispetto all’orario previsto, e siamo arrivati a Pont-Saint-Martin. Giunti all’ardito ponte romano sul fiume Lys abbiamo iniziato, pellegrini del XXI secolo, a seguire le frequenti e precise indicazioni della Via Francigena, che ci hanno condotto prima alla Cappella di S. Erasmo, della quale abbiamo ammirato i dipinti della facciata, poi alla cappella di S. Rocco, dalla quale si gode di un’ottima vista sulla sottostante conca di Carema. In paese abbiamo brevemente sostato alla fontana cinquecentesca della via Basilia e alla fontana di S. Matteo, risalente al 1460. Numerosi edifici conservano le caratteristiche costruttive medievali originarie; in particolare, ha attirato la nostra attenzione la casaforte denominata “Gran Masun”. Dopo aver attraversato i borghi di Torre Daniele e Cesnola siamo finalmente arrivati alla chiesa della Madonna delle Grazie a Settimo Vittone, luogo ideale per assaporare un veloce spuntino. Piccola sosta nel complesso alto-medievale della Pieve di S. Lorenzo, per fotografare dall’esterno il Battistero e la facciata della chiesa annessa, quindi un suggestivo sentiero ci ha accompagnati tra terrazzamenti, vigne e boschi fino a Montestrutto. Ormai in pianura, senza più alcun riparo dal sole, tanto caldo quanto atteso dopo le piogge dei precedenti finesettimana, abbiamo fotografato il forno per il pane e la fontana ottagonale della “Cassinassa” (XVIII secolo). Stanchi dopo la lunga passeggiata, siamo giunti ai Balmetti di Borgofranco, dove siamo stati ospitati dai nonni di una camminatrice, che ci hanno molto gentilmente offerto una inattesa e graditissima merenda e ci hanno fatto visitare una tipica antica cantina. Tornati alla piazzetta di San Germano, alle 16,20 abbiamo preso l’autobus (linea n. 3), che ci ha riportati puntuali ad Ivrea, dove ci attendevano i genitori.

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