Via del Sale da Limone Piemonte a Ventimiglia

Via del Sale da Limone Piemonte a Ventimiglia
La gita
lucabelloni
5 30/09/2023
Accesso stradale
Ampio parcheggio a circa 500 m dalla stazione di Limone
Equipaggiamento
MTB

Gita fatta in 3 giorni dal 30/9 al 2/10 dormendo al Rifugio/Locanda di Upega e al Rifugio Allavena, così da evitare di massacrarci e facendo al tempo stesso qualche variante su single-track. L’idea era di dormire la prima notte al Rifugio Don Barbera ma essendo Sabato era pieno e quindi abbiamo ripiegato su Upega, al prezzo di 600 m in più di dislivello il secondo giorno.
Queste in sintesi le tappe:
GIORNO 1: Limone – Upega – 43 Km e 1.600 m di dislivello
Partenza dalla stazione di Limone, salita per la Via Romana fino al primo tornante, poi asfalto fino al Colle di Tenda. Da qui lunga sterrata con moltissimi saliscendi fino al Colle dei Signori, e ancora fino al Colle della Sella Vecchia, poco dopo il quale abbiamo preso il sentiero A32 che scende fino a Upega. Discesa bellissima tutta su single-track, la prima parte più ripida nel bosco, poi lungo il torrente con pendenza minore ma alcuni passaggi un po’ più tecnici (difficoltà BC)

GIORNO 2: Upega – Rifugio Allavena – 37 Km e 1.400 m di dislivello
Da Upega salita prima abbordabile su asfalto fino alla Colletta delle Salse, poi 3 Km durissimi su sterrato fino a riportarsi sulla Via del Sale. Dopo un lungo tratto in leggera discesa si incrocia la strada che arriva da Monesi e si affronta la salita verso il Passo del Tanarello; noi all’ultimo tornante abbiamo optato per una variante salendo anche in cima al Saccarello e al Tanarello, con 2 brevi ma divertenti discese in single track per tornare al Passo del Tanarello. Questa variante implica in dislivello aggiuntivo di circa 200 m. Dal Passo del Tanarello lunghissima discesa su sterrata a tratti molto sconnessa fino al passo di Collardente e ultima risalita fino al Col Bertrand, lunga ma con pendenze abbastanza moderate. Dal Rifugio Monte Grai breve ma intensa discesa sul sentiero 133 fino al Rifugio Allavena; primo tratto molto impegnativo con parecchi passaggi sassosi, poi nell’ultima parte diventa una mulattiera un po’ più scorrevole. Noi l’abbiamo ciclato circa all’80%, secondo me è un BC+ con tratti OC.

GIORNO 3: Rifugio Allavena – Ventimiglia – 50 Km e 1.050 m di dislivello
Dal Rifugio Allavena si risale fino quasi al Monte Grai su bellissima strada militare dalle pendenze regolari ma fondo sconnesso. Da qui in breve si raggiunge il Colle della Valletta, dove inizia uno dei tratti più spettacolari dell’intero percorso. Si scende al Passo dell’Incisa prima su bellissimo e facile sentiero nel bosco, poi si taglia il versante francese del Monte Pietravecchia, fino al Colle dell’Incisa, per poi risalire fino al Passo del Toraggio. Sia la discesa che la successiva risalita sarebbero pressochè interamente ciclabili (in salita prevedere 5-10 minuti a spinta), ma ci sono lunghi tratti decisamente molto esposti, nei quali una caduta sarebbe quasi certamente fatale, pertanto abbiamo preferito essere prudenti e qualche tratto l’abbiamo fatto a piedi. Dal Colle del Toraggio discesa bellissima ma piuttosto tecnica sul versante opposto, con l’ultimo traverso prima del Colle del Corvo ancora con passaggi decisamente esposti. Poco dopo il Colle del Corvo il sentiero si trasforma in sterrata e rapidamente si scende al Passo del Muratone e poi al Passo di Gouta, dove dopo un breve e illusorio tratto in asfalto, si percorre un lunghissimo tratto su sterrate in prevalenza molto sconnesse e costellate inizialmente da parecchi saliscendi e poi da una eterna discesa spaccabraccia fino al Passo del Cane; qui, anzichè proseguire su asfalto e sterrate, abbiamo seguire integralmente l’Alta Via dei Monti Liguri fino a Ventimiglia. Indubbiamente così facendo si percorrono ancora molti tratti in discesa su single track, tuttavia il prezzo da pagare sono altri 300 m di dislivello in salita, almeno la metà dei quali fatti a piedi viste le pendenze notevoli. Così facendo siamo arrivati senza praticamente toccare asfalto fino a meno di 1 Km da Ventimiglia!

Giro veramente splendido e parecchio faticoso anche se fatto in 3 giorni, a causa sia della lunghezza delle tappe e del dislivello, ma soprattutto dal fondo spesso molto sassoso, che impedisce quindi una pedalata fluida. La gran parte delle discese sono su sterrate, e quindi gli amanti dei single track non trovano molto pane per i loro denti, tuttavia i paesaggi spettacolari ricompensano ampiamente questa mancanza, specie se come nel nostro caso si azzeccano 3 giornate pressochè perfette dal punto di vista meteo!
Parecchie auto e moto sabato e domenica, quasi nessuno lunedì.
Accoglienza ottima alla locanda di Upega, una menzione particolare per il rifugio Allavena dove abbiamo mangiato divinamente!
Ritorno a Limone in treno; a questa stagione, perlomeno nei giorni feriali, sono previste solo 2 corse, una al mattino e una alle 18,49.

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