Vescovo (Berretta del) dalla Val Vogna per il versante ovest

Un itinerario dai forti contrasti, ma che si rivela lungo e monotono nel tratto sul fondovalle. Per queste ragioni si tratta di scialpinismo esplorativo vero e proprio. E’ consigliabile effettuarlo non oltre meta’ aprile, altrimenti sono 2 ore di portage, dal momento che la neve si e’ ormai ritirata di parecchio a seguito di questo periodo abbastanza caldo che stiamo avendo. Nel voler salire entrambe le cime succitate, non ho riscontrato alcuna difficolta’ a salire la prima. Ovvero la Berretta del Vescovo lungo la sua ripida ma breve ed elegante pala finale (con il solo utilizzo dei coltelli). Piu’ delicata la cresta del Frate, sorta di terreno misto a tratti affilata con neve solo in apparenza stabile salita sci a spalle e bastoncini con picca attaccata allo zaino e ramponi volutamente lasciati in macchina. Confermo inoltre che sciare sul Frate non e’ roba da tutti i giorni dato che i suoi brevi ma ripidi pendii distano tanto per usare una metafora..anni luce dal fondovalle! La gita quanto a lunghezza almeno 22-23km a/r e dislivello che supera abbondantemente i 1500m, ha richiesto un tempo complessivo soste comprese, di 9h30.