- Accesso stradale
- si arriva alla quota 1160 in auto
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Quota neve m
- 1200
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Si parte con gli sci ai piedi da quota mt 1160, salita senza problemi sino a quota 1900 poi cominciano le grosse fratture nel manto nevoso spesso circa un metro e mezzo. Ci siamo fermati a quota 2000 mt ed abbiamo rinunciato alla punta in quanto il ripido pendio-crestone finale si presentava fratturato orizzontalmente in almeno 4 punti, avremmo dovuto salire su placche spesse circa un metro e mezzo distanti 2-3 metri una dall’altra, pertanto la prudenza ci ha imposto di tornare indietro. Iniziata la discesa alle 9.45 su crosta portante un pò rammollita dal sole ma molto ben sciabile (88/100)cercando i pendii esposti a sud/sud-ovest, ove possibile, mentre le altre esposizioni presentavano neve molto molle o farina pesante, finito con la strada su neve dura molto tracciata.
Con Stefano R.
E’ una gita che penso sia fattibile con un innevamento più scarso dell’attuale, le fratture suddette immagino derivino da una grossa quantità di neve appesantita che appoggia su erba scivolosa (aulina?), quindi attualmente sconsigliabile, almeno per la punta.