- Accesso stradale
- La sterrata dopo il tornante con palina peggiora, non è mai ripida ma sassosa e con solchi trasversali che in alcuni punti creano dei passaggi obbligati, sono salito con Panda normale quasi sempre in prima, in compenso alcuni tornanti sono stati asfaltati!
Condizioni ottimali: niente ghiaccio (partendo alle 8:30) e gran bleu, poco vento solo in alto e sole a palla, temperatura ideale. Ho percorso lo sterrato fino alla località “Bivanda” 1760 m su Fraternali. Quindi dislivello vergognosamente ridotto a 645 m, avevo velleità di più cime… Salito in 50′ al rifugio, chiacchierato col presidente de “Amici della montagna” salito per manutenzioni. Altri 40′ ed ero in cima… sentiero ottimo, l’attraversamento di un canalone a 5′ dal rifugio è attrezzato con cavo metallico e gradini metallici, e il tratto ripido in cresta è stato anch’esso dotato di gradini metallici, inoltre è un camino, per cui l’effetto vertiginoso è molto ridotto, lo dice uno che è tornato indietro dal Cornour… Insomma, pur essendo EE è molto meglio che ad es° il tratto finale della pta Lunella da Prarotto (o almeno così l’ho percepito). Ridisceso al rifugio volevo andare al lago d’Asnì ma mi sono ritrovato sul sentiero con bandierine rosse che consente di fare l’anello passando dal colletto con miniere e dalla Punta Frera, mentre probabilmente avrei dovuto prendere la traccia che sale ripidamente al colletto sulla verticale del rifugio…. prossima volta!
Prima volta per me da queste parti.
Un grazie agli Amici della Montagna per l’ottimo rifugio e sentiero, e un saluto a “girula” conosciuto in cima.