Verte (Aiguille) Cresta SO (del Moine)

Verte (Aiguille) Cresta SO (del Moine)
La gita
enzo51
5 04/08/2017

Abbiamo sottovalutato un tantino il fatto che questa montagna oltre ad essere ostica piu’ di quanto si possa pensare, si trovava inoltre non nelle migliori delle condizioni ,con neve nella parte alta che ci ha rallentato il procedere ad un punto tale, da non piu’ riuscire a stare nei tempi costringendoci a un bivacco in quota (a ca 3700m) non previsto. Con mezzi non adeguati a resistere a lungo piu’ di tanto ai rigori delle grandi altezze, abbiamo ritenuto cosa migliore da fare, che scendere, dopo forse nemmeno due ore al freddo all’umido nella nebbia (presente sia di giorno che di notte), al buio, rannicchiati su una angusta cengia nel vuoto, al lume delle frontali cercando quanto piu’ possibile di non perdere la traccia. Intanto arriva l’alba, molte doppie ci rimangono ancora da fare. Grande lo sforzo a cercare di mantenere costantemente il controllo della situazione. Al rifugio non vedendoci arrivare il giorno stesso della salita, ben pensato hanno di mandare un elicottero in ricognizione per accertare dove eravamo spariti. Una qualvolta appurato, che eravamo vivi e intenti ad approntare l’ultima (la piu’ adrenalinica tra tutte nel vuoto assoluto) di una lunga serie di doppie , almeno una 15na, ( molte delle quali affrontate ancora in piena notte), per riguadagnare il ghiacciaio, no vi era piu’ motivo di continuare a svolazzarci attorno e se ne sono andati a pale spiegate nel giro di una manciata di secondi. Sostanzialmente trattasi di una salita che non da tregua dall’inizio alla fine. dove sono preseti riferiment un po’ ovunque che aiutano indubbiamente nella ricerca sempre del percorso migliore, interno ad un oceano di roccia non sempre sana specie nei traversi sotto cresta con tratti innevati detritici e scivolosi un po’ ovunque dove le difficolta’ calano. Soste per doppie (alcune decisamente gia’ un po’ in cattivo stato che richiederebbero di essere sostituite o quanto meno rinforzate con cordini d’abbandono) tutte reperibili abbastanza facilmente.

Una dura esperienza condivisa in buona compagnia (anche se non sono mancati momenti di forte tensione), della mitica elke, una garanzia di qualita’ per salte in alta montagna.

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