Dormito all’arrivo dell’impianto. Couturier in ottime condizioni: tutta neve dura, tranne un tiretto e mezzo nella strettoia che si presenta su ghiaccio. Discesa per il Whymper con circa 16 doppie mediamente da 55 metri (ma ci sono soste attrezzate a cordini un po’ ovunque; necessario comunque scendere presto). Una volta alla base, giù verso il Couvercle e poi fino a prendere il trenino di Montenvers (l’ultima corsa mi pare sia alle 17.00, ma controllare per sicurezza).
Itinerario nel complesso grandioso e d’ambiente, come diceva già Rebuffat. Un sogno che inseguivo già da qualche anno che però, invece di lasciare bei ricordi, mi ha lasciato dentro solo tanta tristezza, per la morte di Elena, con cui abbiamo condiviso bivacco, chiacchierate e partenza e che non è più scesa dalla montagna. Di fronte a queste cose, per quanto mi riguarda, non c’è montagna che mantenga valore o significato. Un pensiero a lei, ai suoi sogni e ai suoi cari.