Verra (Rocca di) Canale Ovest

Verra (Rocca di) Canale Ovest
La gita
enzo51
3 22/12/2015

La Rocca di Verra che tanto e’ ancora li da salire, un po lo spunto per chiudere con il meglio e il poco, che questa valle aveva da offrire a chi di montagne (da salire) sembra non averne mai a basta. Colto l’occasione offerta dall’amico li’ di casa, per tentarne la salita non andata a buon fine pero’, in quanto e’ venuta a mancare la salita alla Rocca vera e propria. Valida comunque l’alternativa dell’anticima, con meno problemi nell’ultimo tratto, tanta neve sfondosa e instabile, a cominciare gia’ da prima di arrivare ai bordi del lago sottostante. Volendo compiere un approccio piu’ diretto dall’inizio delle difficolta’ ultimi 200m dalla base all’anticima, piu a dx come da descrizione itinerario, le difficolta’ per andare a prendere il canale nella parte alta, per una rampa esposta da dx a sx aumentano sensibilmente. Breve sosta al bivacco sempre in buono stato, e ben equipaggiato, raggiunto per l’alto vallone di Tzere, convinti salendo di qui’ di poter dare un taglio alla cosa. Incece si e’ rivelato una trappola perche’ chiuso alla testata, e quindi costretti a costeggiare tutto il paretone sottostante il bivacco raggiunto poi cmq, con ampio aggiramento da dx a sx e discreta perdita di quota. Qui il socio ha ritenuto saggio data l’ora stabilire dei tempi, pensando al lungo rientro per eventualmente cercare di evitare di compierlo al buio. Mi ha accompagnato fino al lago, e ha poi deciso di rientrare con la promessa di ritrovarci alla macchina. La meta non era lontana da qui’, ma le difficolta’ accresciute per la presenza di tanta neve inconsistente, ha portato ad allungare il resto della salita da compiere ormai tutta in solitaria con ostacoli imprevisti non insormontabili, ma che tuttavia hanno sottratto parecchio del tempo residuo quanto a luce rimasta. A sorpresa al controllo dell’ora al momento di approdare sull’anticima le 12.50 pm, non costituiva alcun rischio di far notte sulla via del ritorno, e quindi di rinunciare a salire alla rocca questo e’ certo, anche per mancanza del materiale idoneo, ma non di affrontare la discesa lunga fin che si vuole, in tutta calma, badando di scendere il tratto delicato come da descrizione itinerario fedelmente, e di poter giungere dal socio ad attendere paziente giu’ all’auto con ancora un’ora d’anticipo prima del calare della notte. Gita sicuramente di gran lunga piu’ redditizia se affrontata in altro periodo, magari con sosta al bivacco piu’ ore di luce e meno neve. Non che neve c’e ne sia poi tanta, anzi la stiamo un po’ tutti aspettando con ansia, che arrivi. Ma dove questa non si vorrebbe che ci fosse per giusti motiv,i alla fine si finisce per trovarla sempre, come ostacolo al procedere della peggior qualita’ e in ultimo pericolosa.

Con l’inossidabile Franco M.

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