Finalmente dopo tanti anni di intenzioni, in cima alla Vergia!
Salito in solitaria (ormai senza il mio fedele Flick a cui non sono più fattibili certe uscite) nel vero senza della parola: nessun essere umano presente in tutta la giornata in Valle Lunga! Un gran peccato! La valle è bellissima, selvaggia e verdissima, ricca di fioriture di ogni genere e meriterebbe sicuramente una maggior attenzione.
Veniamo agli aspetti logistici: escursione semplice sino al Colle di Vergia, ma poi da qui sino in vetta alcune difficoltà non trascurabili.
Ho seguito le indicazioni di una vecchia guida che indicava, come più facile via di salita, di scendere dal Colle sul versante della Val Germanasca per alcune decine di metri per aggirare una balza rocciosa e poi riprendere la salita verso la vetta per cengie e radure erbose. Da non fare! Versante ripidissimo, cengie non sempre stabili; subito non mi sono accorto delle difficoltà a cui andavo incontro, la salita è sempre più facile! Ma poi rendendomi conto della ripidità non ho potuto far altro che continuare nella salita sperando in una discesa più agevole dall’altro versante sulla Valle Lunga. E così è stato! Effettivamente versante meno pericoloso, sfasciumi e sfasciumi, come anche descritto nelle altre relazioni, ma almeno molto meno ripido ed una eventuale scivolata o caduta avrebbe potuto essere frenata!
Sono presenti anche alcune tracce che percorrono un paio di canalini che permettono la salita/discesa un po’ agevole ma sempre da percorrere con la massima attenzione. Arrivato sul fondo ho notato che la traccia parte dal sentiero che porta al Colle di Vergia nei pressi di due grossi massi vicino alla sorgente del rio.
Giornata spettacolare, dalla vetta un panorama splendido in una giornata limpidissima.
Salito in h. 2,55
Km. salita 6,510