Per trovare l’attacco bisogna, dopo la scalinata che in realtà è la seconda che si incontra scendendo,proseguire ancora un po in discesa, poi quando il sentiero spiana percorrerlo fino in fondo e poco prima del tornante a destra risalire una urfida pietraia cercando gli ometti, fare attenzione a non scaricare pietre sul sentiero mentre si sale. Poi traversando a destra si arriva al pilier di attacco.
La via è carina su roccia buona a parte un po il primo tiro, chiodata bene. L’ultimo tiro il più impegnativo non tanto per lo strapiombino in uscita quanto per la placca sottostante.
In uscita seguire vaghe tracce verso destra, faccia a monte, lungamente, poi noi in corrispondenza di un piccolo salto di rocce (max 2°) di 10 metri circa siamo usciti sull’altipiano di lì con andamento obliquo verso sinistra abbiamo rimontato il pendio fino a raggiunger la strada asfaltata da cui in breve siamo scesi allo chalet della maline dove ci siamo concessi ottimi spaghetti alla provenzale.
Insomma avvicinamento e discesa ravanosi via carina e meritevole.
Con Alda in una breve vacanza in Verdon.