Velan (Mont) Via Normale da Glacier

Velan (Mont) Via Normale da Glacier
La gita
homer_gio
5 30/07/2006

Dal bivacco Rosazza-Savoie siamo risaliti seguendo ometti e tracce fino al colle de Valsorey (3107m, 1h), poi abbiamo seguito la cresta ancora su tracce di sentiero (qualche ometto) superando il Mont Cordine 3323 m, quindi abbassandoci con l’aiuto di corde fisse al Col de Chamois (3200m circa, 1h45), per poi risalire ancora su tracce fino al Doigt de Velan con passi di II+, un chiodo in loco (più alto del M.Cordine, molto faticoso, 2h30); da lì siamo scesi al ghiacciaio seguendo ancora la cresta (facile) e una lingua di neve. Abbiamo quindi risalito un dosso ghiacciato (45° max, sgombro da neve e non crepacciato) appena a destra di una fascia rocciosa fino a giungere ad un pianoro a 3500m di quota (3h30). Da lì abbiamo traversato in leggera salita fin sotto un altro dosso marcato, segnato da alcuni grossi crepacci (4h30). L’abbiamo risalito superando un paio di questi con qualche difficoltà (ponti di neve instabili, 45° max) per poi rimontare la sommità finale del Velan fino in cima (costituita da una gobba ghiacciata a quota 3708m, 5h).
Discesa per la via di salita senza problemi a parte il superamento dei crepacci della gobba finale (neve molle a causa del caldo).
Gita molto bella di grande soddisfazione anche se molto lunga (a causa dei saliscendi della cresta il dislivello complessivo si aggira attorno ai 1400m). Decisamente sconsigliabile di scendere al ghiacciaio e congiungersi alla via normale svizzera a causa dei numerosi e grandi crepacci.
Incontrata una cordata svizzera di 4 persone che ci ha seguito nell’ultimo tratto (li abbiamo visti più volte affonddare in piccoli crepacci). Consigliabile avere un paio di chiodi da ghiaccio per superare in sicurezza i crepacci dell’ultimo dosso. Difficoltà complessiva PD+. Necessarie 4h almeno. Pochi pericoli oggettivi limitati al ghiacciaio.
Giorgio, Lorenzo e Paolo.

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