Saliti nella mattinata del sabato da Glassier alla volta del bivacco Savoia. Dopo circa un’ora e mezza si arriva alla conca di By. Qui, con grandissimo piacere, lo sguardo scruta e si gode il contesto ambientale formidabile della selvaggia e verdissima Valpelline. Il passaggio sulla diga del lago di By sembrava chiuso, abbiamo quindi proseguito nel prato della conca medesima alla ricerca di un punto per attraversare il torrente… allungando un po’ il percorso. Da qui il sentiero per il bivacco “tira” abbastanza (se si sceglie la cresta erbosa) e dopo un’altra ora e mezza si giunge al Savoia-Rosazza. Il solo bivacco, posto su un balcone panoramico stupendo, merita una gitarella domenicale; molto bello e di nuova costruzione (2003) con tutti i confort (acqua corrente, cucinino a gas, stoviglie).
Il giorno seguente abbiamo lasciato il bivacco alle 5 e abbiamo risalito l’evidente canalone che porta al Colle de Valsorey m. 3107 (ancora innevato, 1 h). Dal colle si prosegue sulla evidente cresta rocciosa (sfasciumi) e seguendo i pochi ometti si arriva al Mont Cordine m. 3.323. Da qui abbiamo abbandonato la cresta giungendo sul ghiacciaio di Valsorey e dopo poco eravamo sulle tracce della “normale” svizzera che sale dalla Cabane de Valsorey. Il ghiacciaio è da prendere sul “serio”, le temperature elevate rendono infidi alcuni crepacci e delicati alcuni passaggi. Qua e là tracce evidenti di crolli di seracchi. Dopo un’ultima rampa nevosa (terminale ancora chiusa) si arriva sull’ampia vetta nevosa (m. 3.708, 3 h dal colle). Spettacolare il panorama a 360° (Gran Combin, Bianco, Jorasses, Dolent, Grivola, Cime del Vallese). In compagnia di Renzo e Franco.