Dormito in bivacco (splendido)in compagnia di cinque simpatici cacciatori saliti per censire i camosci.Mancata la cima. Sopra la Sella di Faceballa,indecisi sul da farsi, una volta scorto il canale innevato esposto a sud est indicato dalla guida CAI (che punta dritto a Ollomont!), decidiamo di salire il canale più a sinistra (più breve ma più ripido) per sfasciume infido e neve (poca, su ghiaccetta e sfasciume). Ogni tanto cadono pietre e pietrine. Arrivati al colletto a quota 3400 decidiamo di non proseguire, intimoriti un pò dalla cattiva roccia e dal canale nevoso che avremmo dovuto risalire un tratto in seguito, un pò dalla discesa del canalino appena salito. Insomma, impreparati alla “sporcizia” del percorso, soprattutto in questa fase di stagione.Scendiamo allora per l’ampio versante che dalla cresta sud del Velan scende al ghiacciaio del Velan. Non facciamo proprio un affare, la neve è dura ma la pendenza arriva nei primi 100-150 m a 35-40°.Caduta pietre dalla cresta. Comunque con cautela scendiamo e ci mettiamo al sicuro. Questo pendio (che conduce in cresta a quota 3450 circa) se innevato è ottimo e veloce in salita, decisamente consigliabile rispetto al percorso integrale dalla Sella di Faceballa.
In complesso la cresta da Faceballa mi pare una via da preti dell’Ottocento, di quelle che si possono anche fare ma non si ripetono così volentieri.
Prossima uscita Mont Gelé 😉
Ps la difficoltà non è D ma PD+ a mio parere..