Da Castellus si prosegue per il gio del fau e prima che il sentiero inizi a scendere, in una betulleta, si imbocca una traccia praticamente invisibile in mezzo alla vegetazione ma che diventa più chiara sulla cresta, si aggira la prima parete sulla destra seguendo i segnavia bianchi e rossi (ci sono ma sono difficili da individuare, c’è moltissima vegetazione e alberi caduti ), la traccia sale poco e dopo circa 300mt gira a sx bruscamente per raggiungere nuovamente la cresta, in questo tratto è difficile procedere per via della vegetazione arbustiva, si arriva in un boschetto di noccioli e betulle che rendono difficile il passaggio e si prosegue per la cresta, qui la traccia torna chiara e si segue fino alle pendici della parete della farcunira, si traversa in direzione ovest sulla traccia in piano , il tratto è un po’ esposto e bisogna fare attenzione in caso di pioggia per via dell’erba, poi si riprende la cresta e seguendo gli ometti si raggiunge la mulattiera, da qui è impossibile perdersi. Dalla punta siamo scesi verso la sea di Torre per poi tornare ai bonnet.
Fontane TUTTE asciutte dai bonnet in poi, si trova acqua solo a Alpe Vandalino.
Il sentiero da Castellus lungo la cresta probabilmente è stato risegnato da poco ma passando poca gente la vegetazione ha invaso tutto, è fattibile ma richiede attenzione a non perdersi, conviene nel dubbio procedere e cercare i segnavia, perché è facile seguire per sbaglio le tracce degli animali.
Per raggiungere la punta ci abbiamo messo circa 4 ore, di cui 1 ora per aggirare la prima parete dopo il Castellus solo per cercare la traccia, diversamente si procede spediti, vale la pena salire da qui per i panorami sulla cresta che sono impagabili.