A/R da ponte Campo (parcheggio a pagamento: 3 Euro al giorno). Qualche nota utile per il tratto che dal Passo porta in Cima, in quanto si viaggia a vista senza traccia e con pochissimi ometti. Innanzitutto arrivando al Passo dall’Alpe Veglia, la Cima di Valtendra è la prima a destra. Inizialmente si procede a destra seguendo la morfologia del terreno poi, una volta sotto la verticale della cima, conviene salire spostandosi gradualmente verso sx dove la pendenza è minore e vi è una prevalenza di tratti erbosi. Giunti nei pressi del torrione roccioso che, dal basso, appare come la sommità della nostra montagna, lo si aggira sempre sulla sx trovando finalmente un accenno di traccia e alcuni ometti; si mette piede così su una breve e larga cresta erbosa che porta al segnale di vetta, che si vede praticamente solo negli ultimi metri. A meno di non sapersi muovere con grande dimestichezza su terreni privi di traccia, ritengo più realistico un tempo di 45′ dal passo alla cima (oppure più probabilmente sono io che sono impedito :-P).
Finalmente una giornata di meteo consono al periodo, temperatura gradevole e meraviglioso panorama sul percorso e dalla cima sulle montagne circostanti. Dato che alle 12 ero già in cima sono salito anche sulla vicina Punta Salarioli, giusto per mettere un po’ di dislivello in cascina in quest’anno funestato dal maltempo; da segnalare la presenza, tra le due montagne, di uno stupendo laghetto ancora parzialmente ghiacciato In discesa, meritata pausa birra al Rifugio Città d’Arona con vista sulla bellissima parete del Leone. Poca gente in giro, prevalentemente stranieri impegnati nella GTA; incontro ravvicinato con 2 camosci nei pressi della Cima di Valtendra.