- Accesso stradale
- n.n.
- Commento sul ghiaccio
- buone
da duro a morbido
Oggi pensavamo di trovare altre cordate vista l’imbeccata di Gulliver e così sul sentiero di avvicinamento nonostante la partenza prima delle 7, trovando altri cascatisti in movimento è scattata la competizione salvo poi scoprire che ognuno aveva destinazioni diverse… e così, in meno di 1 ora e 30 eravamo già all’attacco, soli e sudati fradici!
Primo tiro con ancora ghiaccio abbondante e tutto proteggibile discretamente con viti da ghiaccio. Cola abbastanza nella prima parte poi meglio. Il resto deve aver patito un po’ l’esposizione solare dei giorni scorsi così che tutti i restanti tiri avevano giusto qualche chiazza di ghiaccio qua e là, ma per il resto tutto asciutto e pulito. Insomma è stato il festival della teppa, tanto che mentre eravamo impegnati a scalare l’ho ribattezzata “gusto di teppa”. A parte questo, tutti i tiri si sono rivelati molto belli e divertenti. In effetti non ci sono difficoltà stratosferiche, ma il valore aggiunto di questa via secondo me è la quasi totale assenza di protezioni in loco e la particolarità della scalata. Il massimo che abbiamo trovato sul singolo tiro sono stati un chiodo e uno spit. Noi abbiamo attaccato alle 9 e devo dire che si è rivelato il giusto tempismo. Abbiamo scalato così al sole i soli ultimi due tiri. Se avessimo tardato, le picche le avremmo piantate nel fango e ci saremmo fatti una sonora doccia. Per il resto confermo quanto riportato nelle precedenti relazioni.
Mi permetto infine una breve divagazione per ringraziare i soci Luca ed Erik che mi hanno regalato quest’altra bella avventura. Luca molto bravo a liberare il primo tiro nonostante i geloni alle mani ed Erik una macchina da guerra sui restanti tiri arrivando a spararsi anche tratti di oltre 20 m senza una protezione, che tanto non ce n’è bisogno… E’ stata una giornata perfetta: tutti veloci e rilassati sui tiri, e il Granpa a sorriderci in una radiosa giornata di fine Febbraio…