- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Bella e facile gita. Eravamo in tre: uno snowboard con ciaspole per salire, due con gli sci (uno alla sua prima gita!). Salita agevole, con neve sufficiente ma non abbondante. Polverosa solo nei tratti non esposti, altrove dura o più spesso con crosta non portante. Con le ciaspole conviene superare il canalino terminale risalendo sulla verticale, per evitare i numerosi traversi delle tracce. Discesa molto bella su neve ormai abbastanza molle (a mezzogiorno). Per evitare eccessivi “scarpinamenti” con la tavola siamo scesi dalla sella sotto la vetta fino ai laghi. Lì abbiamo rimesso ciaspole/pelli per circa 200 metri, risalendo sul fianco sud del Bietorn. In questo modo la discesa in diagonale sulle pendici sud del Bietorn ha consentito di non staccare mai la tavola; è bastato aiutarsi un po’ con le racchette per spingere nei punti più pianegganti.
In queste condizioni di poca neve è possibile e sicuro scendere in sci dalla vetta, anche se noi ci siamo fermati alla sella e siamo saliti a piedi.
Tempo di salita: tre ore e dieci.
Pietro Morerio, Alessandro Costanzo (snowboard), Adriano Stecher.