- Accesso stradale
- Pontebernardo
- Osservazioni
- Osservato fratture nel manto
- Quota neve m
- 1300
percorso l’itinerario puntinato in blu nella foto (sia a salire che a scendere): parte bassa un po’ magra (strettoie scese in derapata e un tratto a 45° scalettando su ciuffi d'”erba”, cmq mai tolti gli sci). condizioni sicure nel canale, non eccezionale la neve(***). NEVE nei primi 250 metri di sviluppo del canale (dal colletto, parte alta): farina pressata super! carico il pendio diretto dalla vetta (farina pressata). dalla selletta (che sbuca dove il canale si divide) in poi si alternano crosta portante marmorea (nelle strettoie), crosta da vento non portante e recente umida pesante (al variare dell’esposizione).
primissima parte del conoide: farina leggermente tendente alla crosta.
conoide : farina da urlo!
farina splendida nel vallone (sempre all’ombra) sino a quota 2000 metri.
poi neve con pioggia sopra, sino al rif.talarico. strada sino a pontebernardo con crosta e tracce ghiacciate.
gran culo a battere dal talarico in sù ma ne è valsa la pena. iniziata la discesa alle 14.
occhio al traverso per raggiungere il conoide (neve lavorata dal vento, osservato fratture nel manto), meglio stare alla base del vallone
le condizioni di innevamento, valutate metro per metro, e il destino.. ci hanno condotto in questo articolato canale, una vera perla. itinerario in ambiente super, molto selvatico. il canale sembra che debba finire da un momento all’altro invece guadagna quota cambiando spesso direzione e sale sino a toccare la vetta più alta della costiera. nel vallone solo noi ed un gipeto che planava alto e leggero.
con Massimo e Sandro.
bel gitone…