- Equipaggiamento
- MTB
Bella mina in ambiente unico, a cavallo dei 3000m degli Ambin più occidentali. Alla partenza 9°C lungo tutta la decauville poi meglio lungo la salita allo Scarfiotti. Portage lunghetto sotto ai Fourneaux, le impressioni sono le stesse che con gli sci: sembra “appena lì” ma non arriva mai.
Arrivato al colle abbastanza scarburato, causa probabile la benzina di contrabbando a basso numero di ottani, ho optato per non salire anche il Sommeiler e seguire la bella e divertente dorsale verso il bivacco Galambra e il passo omonimo. Vento tagliente come un rasoio al Bivacco no soste possibili. Risalita al pianoro antecedente punta Vallonetto su smasciumi con un passo avanti e due indietro. Per sfizio ho pestato 100 metri di neve, comunque evitabili sia lato Peyron che lato Vallonetto. Pianori superiori veramente lunari, non sembra di essere in valle di Susa finché non ci si sporge sulla valle. Salita finale alla vetta un po’ piccante, canale ripido da attraversare e traccia di sentiero piena di detriti con ultimo tratto su gradoni, se in compagnia comodo passarsi la bici, da soli ci si sbroglia alla belle meglio.
Discesa subito cattivissima terreno pessimo e pendenze molto elevate, da trialisti con il pelo bello lungo. Al colletto/base parete si rientra nella normalità e si può aprire il gas. Risalita al Vin Vert e al Col Basset psicologicamente infinita, un munta cala dopo l’altro.
Sentiero finale dalla base dello Jafferau diviso in due parti, quella alta: più tecnica ed esposta ma comunque bella e piacevole; infine quella bassa: un biliardo da paura e delirio fino al ricongiungimento con il bitume.