solito tempo schifoso.partenza che lasciava ben sperare con le nubi che si alzavano dopo una notte di pioggia. nessun problema nella parte bassa, vallone solitario, molto bello oltre le baite, ampio e selvaggio. dalle baite valfredda abbiamo proseguito verso la roche ronde,poi saliti a destra di essa (residuati bellici della II guerra mondiale), giunti nel pianoro la nebbia a quota 2800 ci ha confuso e abbiamo cominciato a risalire per il versante nord-ovest, anzichè salire in cresta per un sentiero che non abbiamo trovato. infatti salendo si vede solo la traccia in alto, quando sbuca verso la cresta, ma che noi non abbiamo potuto vedere per la nebbia. abbiam fatto qualche ometto che dovrebbe portare verso la traccia corretta. siamo quindi saliti per ripidi pendii di ghiaione prima, poi sfasciumi, dai 2800 m neve pressochè continua. la visibilità si è progressivamente ridotta fino allo zero. a 3015 m di quota, in mezzo al nulla e su un pendio inenvato a 35° abbiamo fatto retrofront. non si vedeva più niente e non volevamo piantarci nei casini. siamo quindi scesi, uscendo dalla nebbia sotto i 2700. le nuvole si sono poi un po alzate, permettendoci di vedere dov’era la retta via, o almeno, quella più semplice. in discesa abbiamo poi salito la roche ronde, giusto per fare qualcosa… resto del rientro tranquillo. l’itinerrio che stavamo salendo c’è sulla guida CAI-TCI, segnato come “sconsigliabile”…bellissimi i colori, già autunnali, coi larici che ingialliscono. rimane un conto da saldare questa cime del vallonetto,magari domenica prossima…dall’altro versante però!! un saluto ad alex e patty