Partito alle 6.40 con 8°, alla neve continua (2000m circa) in poco meno di mezzora. Ramponi picca e casco dalla conca sotto il rifugio e salita con opzione 1: ci sarebbe ancora neve continua traversando più in alto (e più ripido), ma sto più basso, sul bordo inferiore del primo pendio sospeso, con qualche passaggio su terra. Dalla fine del primo traverso (fatto in discesa nella gita del 31.5 alla Testa dell’Ubac) in poi l’innevamento è abbondante e portante e anche se tecnicamente non difficile, uso sempre la picca, una scivolata sarebbe inarrestabile e fatale. All’ingresso del ghiacciaio salgo il bel canale a sx, in condizioni ottime, e poi in breve guadagno il pianetto sotto la vetta; pendio sommitale faticoso ma elementare e ancora quasi tutto innevato. In vetta alle 9.45, tempo e panorama magnifici. Discesa dall’impegnativo canale nord-est (da cui passa la normale scialpinistica), percorso tutto faccia a monte tra le 10.45 e le 11.10, con tratti in neve marcia, ma ancoraggio della picca sempre sicuro. Poi rilassante e piacevole resto della discesa sull’itinerario del Becco Alto del Piz, con innevamento abbondante nella parte alta e ormai scarso in quella bassa (il canalone di accesso). All’auto alle 12.50, stanchezza notevole; al mattino c’è stato un accenno di rigelo, molto utile nei tratti più impegnativi, poi molto caldo dopo le 10.30.