Con Rod la prassi e’ ormai sempre la stessa. Incontro a Piasco di buon ora per il consueto caffe’ e poi via su in valle. Questa valle che ha distanza di anni, non finisce ancora di regalare sorprese. Si dice sempre che veniamo a fare ancora qui..ma poi ogni volta si finisce sempre per scoprire qualcosa di nuovo, come questa cima da sempre un po’ snobbata, a favore di altre piu gettonate nei suoi immediati paraggi. Per renderla un po’ piu’ gustosa, abbiamo intrapreso a salirla all’incontrario da come si e’ soliti fare. Dal colletto al sommo del valloncello cosidetto del Chiutas, ( da dove la vista si posa sull’imponente mole del Ciabrera), abbiamo intrapreso a salire alla nostra destra, la facile cresta di roccia purtroppo non buona che con facili passaggi (II max) ci ha consentito di accedere alla quota 3175m, da dove speravamo ci venisse concesso di vedere un po’ di panorama. Visto pero’ a pezzettini soltanto, dato il continuo formarsi di corpi nuvolosi per vento da est. Pazienza.. posti che tanto conosco a memoria..potrebbe essere questa la scusa a giustificare in parte il mancato panorama..ci sarebbe servito vedere un po’ di piu’, sen non altro per capire se stavamo procedendo correttamente, come in effetti poi e’ stato. La restante parte di traversata a giungere al colle di Malacosta, percorsa in tal modo all’incontrario, non ha richiesto altro che, di fare un po’ attenzione per alcuni tratti aerei nella prima parte appena lasciata la vetta. Ripreso il cammino a scendere raccordandoci al sentiero di salita alla base del colletto precedentemente raggiunto in fase di salita.