Vallette (Cima delle) e Gran Pelà da Frais, anello per il Col Creux e Gran Serin

Vallette (Cima delle) e Gran Pelà da Frais, anello per il Col Creux e Gran Serin
La gita
andrea81
4 11/03/2017
Accesso stradale
ok fino a Frais, si arriva su stradina ghiacciata alle ultime case
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Quota neve m
1500

Lasciata l’auto nei pressi dell’area picnic, ma quasi tutti hanno proseguito oltre fino alle ultime case, strada al mattino in parte ghiacciata ma percorribile.
Rigelo notturno scadente, ma per fortuna prima la stradina ( seguita per errore non avendo capito che si poteva tagliare) fino agli alpeggi Soubeyrand e poi l’ottima traccia di scialpinisti ben rigelata, hanno fatto si che la progressione non fosse particolarmente faticosa. Dopo il ripido ma comodo toboga nel bosco, raggiunta la bella conca mediana le condizioni della neve sono migliorate, anche se l’arrivo del sole l’ha ben presto smollata. Ben tracciato e agevole la salita a raggiungere il colletto sulla Cresta di Naia, quindi tratto ancora nel bosco fino ad uscire su terreno sempre abbastanza sostenuto ma facile. Da qui fino al colle delle Vallette neve piuttosto ventata e poco uniforme, non ho rilevato criticità nel manto ma non si possono escludere del tutto. Raggiunto il Colle delle Vallette, si passa sul versante opposto, sud-est, su ottima neve primaverile (e gran caldo) per risalire l’ampio pendio fino alla Cima delle Vallette, raggiunta senza problemi racchette ai piedi.
Subito ho proseguito scendendo per una specie di canalone verso il Colle Croux, passando a dx (versante val di Susa) ma sarebbe stato meglio passare in quello sx (versante Val Chisone). In ogni caso raggiunto il colle alla base del Gran Pelà, vedo una traccia di scialp sul versante sud-est, ma sarebbe molto scomodo passare da qui perchè tutto di traverso, così opto per salire direttamente il più ripido pendio est; per evitare rogne salgo coi ramponi su buona neve, anche se molto variabile per tipologia. Il pendio è abbastanza ripido ma sarebbe stato percorribile anche con le racchette; nell’ultimo cambio di pendenza prima delle roccette sotto la croce, mi sono imbattuto in una “placca sospetta” che suonava male, così l’ho aggirata passando a sinistra verso la dorsale per poi traversare più in alto. La croce non va raggiunta da questo versante, ma aggirate le rocce a destra si apre una enorme spianata erbosa e da qui facilmente alla croce.
Per il ritorno ho deciso di ripercorrere lo stesso tragitto dell’andata, nell’ottica di una eventuale salita alla Ciantiplagna. Questo ha ovviamente comportato la risalita alla Cima delle Vallette con altri 150 m aggiuntivi con un caldo estivo. Per questo motivo oltre che alle gambe ormai cotte, un ciaone alla Ciantiplagna (già salita più volte in mtb) e sceso lungo la traccia di salita.
Neve buona e piacevole fino a metà canalone sotto la Cresta di Naia, poi via via più pensante e sfondosa, in particolar modo nel pianoro con la baita e poi un delirio nel pianoro di Soubeyrand (era meglio seguire la stradina anche al ritorno).
Bella gita, diretta ma mai troppo ripida, in particolare fino alla Cima delle Vallette. Innevamento buono e praticamente continuo. Una ventina di scialpinisti in tutto (mi aspettavo più affollamento), sparsi tra Ciantiplagna e Vallette, al Gran Pelà nessuno. Gran bella giornata con velature in arrivo dal primo pomeriggio.

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