Parco del Cormor, In@Natura/Ippovia: tappa n.2 da Tavagnacco

Parco del Cormor, In@Natura/Ippovia: tappa n.2 da Tavagnacco
La gita
maurobeltramello
4 21/05/2021
Accesso stradale
Il cimitero di Tavagnacco si trova proprio a metà della strada che unisce il capoluogo comunale con la sua frazione di Branco. Nel percorrere la rotonda situata a mezzavia, seguiamo le indicazioni bianche per il cimitero di Branco e per l’Ippovia. Davanti al cimitero, ad una cinquantina di metri dall’ingresso, c’è un ampio parcheggio dove si trovano anche le indicazioni per imboccare il percorso dell’Ippovia. Attenzione a non lasciare nulla in vista dentro l’auto perché si tratta di parcheggio incustodito.
Traccia GPX

Tipo di itinerario: Andata e Ritorno
Lunghezza: 10,93 Km
Dislivello: 49 m
Difficoltà: Facile (IBP-30)
Segnavia: In@Natura

In@Natura, meglio conosciuto come Ippovia, è un tracciato lungo circa 25 Km, che segue in risalita il percorso del torrente Cormôr (in effetti è conosciuto anche col nome di ‘Valle del Cormôr’), dal Parco omonimo di Udine, fino alle sue sorgenti nei pressi di Buja. Percorribile in bicicletta e a cavallo (da cui il nome di ‘Ippovia’), a piedi per la sua lunghezza totale, risulta impegnativo, per cui ho pensato di dividerlo in cinque tappe in modo che possa essere alla portata di chiunque.
Questa è la descrizione della seconda tappa con partenza dal Cimitero di Tavagnacco, fino all’agriturismo CormorVal, in prossimità dell’abitato di Ara Grande, con una lunghezza di 11 km circa fra andata e ritorno. Il tratto è molto agevole ma, per la presenza di frequenti tratti con fondo argilloso, non è consigliabile intraprederlo subito dopo copiose piogge.
Si parte dal Cimitero di Tavagnacco, e con un piccolo raccordo in discesa, ci troviamo sul percorso principale, che è stato anche il termine della prima tappa. Il percorso, ben tenuto ed attrezzato con qualche panchina, segue da vicino il letto del torrente Cormor. Il sentiero si allontana per qualche metro dall’argine, solo per attraversare a raso la SP51 (prestare attenzione!). Continuando a risalire la valle del Cormor, sulla sinistra troviamo una deviazione che, attraverso un guado, porta a Fontanabona. Vista la portata d’acqua odierna sul guado, oggi tralasciamo la traversata e proseguiamo fedeli al percorso originale. Bellissimo il tronco intagliato a formare una panchina. Proseguiamo nel silenzio, attraversando prati stabili e coltivazioni, lasciando sulla destra varie derivazioni del sentiero che portano alle vicine frazioni abitate di Leonacco e Felettano. Raggiungiamo così l’agriturismo di CormorVal, purtroppo chiuso dai tempi della pandemia, una vera oasi naturale in mezzo al verde. Sarebbe stato bello qui consumare uno spuntino genuino, circondati da cavalli e asinelli scorrazzanti e animali ruspanti da cortile, ma così è, il Covid19 ha fatto male a tanti, non solo fisicamente. Qui finisce la nostra seconda tappa e per il rientro non facciamo altro che ripercorrere il tracciato fatto all’andata.

Grazie ragazzi! Per la compagnia sempre allegra!
A mia moglie Luisa ed agli amici Daniela e Roberto.

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