salita effettuata dal vallone di Almiane anzichè dalla valfredda dove si erano addensate, contro ogni previsione meteo, dense nubi. forse la scelta non è stata la migliore possibile, forse meglio le nuvole che una pietraia infinta percorsa in traverso per prendere quota al fine di evitare uno lungo sviluppo con salita finale; anche questa forse non si è rivelata la scelta migliore; considerata la presenza di due grandi lingue di neve sul fondo valle (utilizzate in discesa) forse era meglio percorrere tutta la valle e poi risalire gli ultimi 400mt scarsi per raggiungere il colletto alla base della punta, utilizzando le strisce di neve, decisamente più agevoli da risalire; (considerato anche che avevamo a disposizione i ramponi leggeri da escursione, quelli con struttura in silicone e 10 punte per intenderci ottimi per questi semplici nevai); tutto questo per dire che la salita da valfredda puntando a Testa del Coin è probabilmente più agevole; dal colletto un dislivello di 70 mt ci separa dalla cima; ora, non è molto chiaro qual’è la cima; due facili passi conducono ad una prima punta dove qualcuno ha lasciato nastri e bandierine avvolte intorno ad un ometto gigante; ma l’altimetro segna 3025mt quindi la punta dovrebbe essere il successiivo torrione; proseguiamo altri due passi facili e un po’esposti (tra questi il passaggio del “masso sospeso” come da foto)e si giunge su di un altra cima; qui l’altimetro segna 3050mt; in teoria quindi la vetta come da IGC n°104; non ci sono ometti, paletti, croci o quant’altro possa segnare solitamente una cima; prestiamo fede all’altimetro e assumiamo di essere arrivati, anche per l’avvicinarsi rapido di nuovole nere dal Seguret e da cima del Vallonetto.
complimenti ai partecipanti considerata la faticaccia sulla pietraia a tratti veramente instabile e scivolosa; (per amanti della fatica fine a se stessa); le tre stelle per aver scelto il percorso più faticoso; i panorama merita, se poi le prevsioni avessero azzeccato meglio