- Accesso stradale
- pochi spazi
il ghiacciaio e’ sempre piu’ poverello.. ramponi non necessari per percorrerne la parte bassa, occupata in diversi tratti da morene di terriccio soffice..
messi ramponi e picca per risalire il ripido pendio che porta all’attacco della cresta..
la roccia e’ come la ricordavo.. per lo piu’ bella e solida con semplici passaggi…
dopo un primo tratto di ampia cresta si passa alla pietraia, ancora innevata e quindi rimessi ramponi…
poi nuovamente pulito sulle rocce a gradoni che portano e che formano la cresta..
dalla prima volta che ero salita anni fa non ricordavo dove fosse la cima… quindi, una volta raggiunta la cresta sopra il nevaio, ci siamo diretti verso dx, proseguendo non mi tornava qualcosa ed infatti abbiamo raggiunto un punto culminante dove con nostra sorpresa abbiamo trovato il triangolino del CAI di Rivarolo con scritto CIMA ORIENTALE DI VALEILLE !!!
girandomi ho visto la tonda cima raggiunta anni fa, dove appunto si trova il triangolino della CIMA CENTRALE..
abbiamo quindi ripercorso la bellissima cresta di blocchi, passaggi divertenti senza mai grossa esposizione..
la sottile crestina aerea finale (che pare crollata in un tratto) che porta alla tonda cima l’abbiamo raggirata sul versante W, facendo attenzione alla roccia verglassata causa temporale della notte…
tornati dalla centrale abbiamo percorso una cengia sul lato E, evitando parte della cresta, che ci ha riportati al nevaio sottostante la cresta…
Cerchero’ di mettere mano all’itinerario il prima possibile, per chiarire quale sia effettivamente la cima centrale.. in effetti pare ci sia parecchia confusione per quanto riguarda la cima Centrale e Orientale (che dovrebbe essere quella tutta a dx , separata dalla Centrale da uno stretto intaglio)..
in ogni caso, ritorno con piacere su questa bella ed enorme montagna, con Andrea, grazie al quale ritrovo lo scopo di ripetere salite lontane dalla massa