Con il socio Erik abbiamo attaccato il Campanile alle 06.30 di mattina per goderci la salita nelle prime luci del giorno e in totale tranquillità. Via incredibilmente bella! tiri quasi sempre appaganti sia dal punto di vista dell’arrampicata che degli scorci offerti (meraviglioso il traverso sulla cengia). Considerazione sulla fessura Cozzi dato che ormai pare d’obbligo farne una: non metto in dubbio che il passaggio non vada sottovalutato, ma credo la sua eccessiva demonizzazione faccia andare le persone in panico ancora prima di attaccarla (vedi me). Si tratta esclusivamente di un passaggio SINGOLO di forza e dopodiché si è già fuori. Guardando nella fessura è presente un nut incastrato quindi consiglio di evitare di cercare di integrare ulteriormente (vedi ancora me) perché si rischia di stancarsi inutilmente quando basta solo tirarsi su in modo deciso (io mi sono aiutata incastrando il piede destro nella fessura)
Detto ciò quando effettuate la calata fino al ballatoio non fatevi sfuggire il tour circolare attorno! (Il socio ha fatto fatica a convincermi data la mia fifa per l’esposizione!).
Ultimo appunto: sulla sosta del penultimo tiro un fittone inizia un po’ a muoversi. Abbiamo provveduto ad avvisare il gestore del Rifugio Pordenone sperando che si riesca ad intervenire prima che inizi a muoversi in modo preoccupante.
Primissima volta sul Campanile per me e ben terza per Erik. Molto soddisfatta di aver tirato da prima la fessura e il Camino! Via che mi rimarrà nel cuore.