- Equipaggiamento
- MTB
Ho praticamente usato solo una marcia, la 1a. Si parte con una s-cianca che o scalda o ammazza fino alla Borgata Tiraculo. Ho pedalato agevolmente (sempre in 1a) per ulteriori 100m D+, poi ho spinto indefinitamente fino al vallone superiore. Un’agonia per le mosche ed i tafani che non mi hanno abbandonato fino ad almeno quota 2200m. Nel vallone ho fatto veramente finta di pedalare alcuni tornati verso le grange Gianuva poi di nuovo spinto fino a circa 2300m. Fortunatamente il lungo traverso lo si pedala per la maggior parte del tempo, ovviamente per non sbagliare… in 1a. Paesaggisticamente parlando dai 2200m circa è tutto un altro vivere con dei bei pano sulla bassa VDS e montagne limitrofe. Dalla caserma del Gias portage puro fino al Vaccarone. Rifugio aperto e gestito. Bella discesa per scaldarsi fino alle caserme, poi inizia un tratto dove la gramisia abbonda: salti, pietroni, fondo smosso, munta cala, guadi. In pratica fino al Col Clapier si sopravvive remando tra sella, sotto sella, fianco sella. Discesone finale sotto la pioggia battente molto divertente, mai impossibile a parte qualche tratto dove non c’è più il sentiero (sopra alla presa dell’acqua e nei vari attraversamenti dei rigagnoli). Erba in alto, ghiaietto grosso dalla parte mediana in giù con una bella scorpacciata di tornantini. Sicuramente non è un single track flow, ma è comunque uno scassato che piace perché abbastanza veloce e poco pericoloso per il mezzo. Finale su un greto di un fiume che dovrebbe essere una strada, tosto viste le peripezie della giornata, ma per fortuna corto.
Meteo buono fino al primo pomeriggio, poi nebbie sempre più cupe ed infine mega acquazzone in discesa.
Video-audio-libro della discesa:
vu vu vu “punto” youtube “punto” com/watch?v=c0P-jy7Tt8o