Vacca (Cima della) dal Lago del Serrù

Vacca (Cima della) dal Lago del Serrù
La gita
paolo3000
4 02/06/2012

Con destinazione Cima d’Oin, partiti un po’ in ritardo (7.45 dal parcheggio del Serrù) non abbiamo sicuramente sfruttato le condizioni migliori della neve sia in salita che in discesa. Al Rifugio del Pian della Ballotta il Piccolo Colluret è completamente innevato ma per non perdere tempo decidiamo di fare la ferrata. Pian della Ballotta completamente coperto di neve (1 metro buono di sicuro). Fin dal piano, neve a tratti portante e a tratti sfondosa. Salita la bastionata che conduce al Ghiacciaio della Losa procedendo per via “diretta”, senza traversi. Sul Ghiacciaio della Losa qualità della neve decisamente migliore, portante. Arriviamo al Colle della Vacca alle 11, c’è qualche roccia scoperta ma il ghiacciaio dell’Isère è completamente chiuso, nessuna traccia di crepacci o di terminali. Ci leghiamo e calziamo i ramponi, è tardi quindi decidiamo di puntare alla Cima della Vacca e non alla Cima d’Oin. Risaliamo brevemente il ghiacciaio e decidiamo che non vogliamo fare la “normale” che seguirebbe la cresta e che quindi puntiamo a fare un po’ di misto: proseguiamo quindi lungo il ghiacciaio e attacchiamo la cima per una possibile “diretta” di un centinaio di metri di misto. C’è di tutto, roccette, verglas, neve portante e neve sfondosa, l’inclinazione del pendio va dai 40 ai 50 gradi, forse qualcosina in più poco sotto la cima. Usciamo in vetta alle 12 circa. Ci fermiamo un po’ e ripartiamo alle 12.30, la neve comincia a cedere quindi decidiamo di scendere per cresta fino a uno scivolo non troppo pendente (40° circa) che comunque scendiamo faccia a monte perché la neve sfonda parecchio e non ci sono tracce. Torniamo al ghiacciaio dell’Isère e la neve è di nuovo portante, scendiamo fino a sotto il ghiacciaio della Losa con neve sempre buona ma appena arrivati all’attacco della bastionata tra la Losa e il Pian della Ballotta la neve sfonda di 50 cm circa per ogni passo. La discesa è lenta e faticosa, si scivola facilmente, dobbiamo procedere con calma. Alle 14.30 siamo all’attacco della ferrata per il rifugio del Pian della Ballotta, alle 15.30 siamo al Serrù. 4 stelle su 5 perché la neve era veramente faticosa e nella discesa a tratti pericolosa (anche perché battuta e disfatta dagli scialpinisti saliti e scesi con noi). Soddisfazione di aver toccato una cima che ci è parsa ancora inviolata questa stagione (non abbiamo visto tracce). Probabilmente abbiamo anche aumentato la difficoltà di almeno un grado, con la variazione sul misto.

Con Luca (compagno del corso di Alpinismo del CAI di Ivrea anno 2011) e Giulia alla sua prima alpinistica. Tanti scialpinisti in partenza dal Serrù, una ventina circa con destinazioni intorno al ghiacciaio Isère. Qualche coraggioso ha anche fatto la NE della Rousse, probabilmente in condizione.

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